Buon inizio di Roger Federer a Cincinnati: lo svizzero gioca una discreta partita (buona al servizio) e supera in due set Philipp Kohlschreiber. Ma è presto per giudicare.
Roger Federer in azione a Cincinnati. Negli ottavi avrà Haas o Granollers
TennisBest – 14 agosto 2013
Ecco la notizia più attesa, quella che ha tenuto svegli centinaia (migliaia?) di appassionati in una calda notte agostana: Roger Federer è vivo. Per sua fortuna, il fantasma di Gstaad è rimasto sulle montagne svizzere, insieme alla mucca Desirèe appena venduta per beneficenza. Le tre settimane di allenamento dopo la drammatica sconfitta contro Daniel Brands gli hanno ridato ossigeno. Nella night session di Cincinnati, iniziata piuttosto tardi a causa della lunghezza di Stephens-Sharapova, lo svizzero ha battuto Philipp Kohlschreiber con il punteggio di 6-3 7-6. L’opinione? Si è visto un Federer al 65-70%, molto attento in ogni fase del gioco ma ancora lontano dalla migliore condizione. A giudicare dal rendimento al servizio (è stato rapidissimo in quasi tutti i turni di battuta), i dolori alla schiena dovrebbero essere scomparsi. Si avverte ancora un po’ di lentezza, ma quella è frutto della carta d’identità. Tornato (così è parso…) alla racchetta precedente dopo il fallimentare esperimento di luglio, ha mostrato buone cose contro un avversario troppo malleabile. Per questo, ogni giudizio è rimandato. Philipp Kohlschreiber è un ottimo giocatore, degno numero 26 ATP, ma era il test ideale per Federer. Intanto perchè lo aveva sempre battuto, cedendo appena un set in sei scontri diretti (Wimbledon 2009), poi perchè ha un tennis che lo mette in palla e un’accentuata sudditanza psicologica, come mostrato nel tie-break del secondo set. Il tedesco aveva annullato un matchpoint con un coraggioso serve and volley, poi si è issato 7-6. Setpoint per allungare la pugna e mettere paura a Federer: lo svizzero ha tirato un servizio vincente che però era fuori. Kohlschreiber ha cambiato campo a testa bassa. Un giocatore con più carisma avrebbe certamente chiesto la verifica del punto, anche solo per togliersi il dubbio. Un paio di minuti dopo, Federer poteva agitare il pugnetto e tirare un mezzo sospiro di sollievo.
Il braccio è quello di sempre, così come la capacità di giocare bene quando va in vantaggio. Il primo set ha ricordato tante partite del “vecchio” Federer. Nel secondo ha avuto un attimo di distrazione (doppio fallo sull’unica palla break concessa), ma è stato bravo a impedire la fuga all’avversario. Sul 5-5 ha avuto una palla break che gli avrebbe evitato il tie-break (rovescio in rete), poi c’è stato l’epilogo appena raccontato. Federer è vivo, ma non sappiamo ancora quanto. Le statistiche sono discrete (8 ace e un solo doppio fallo, 87% con la prima, onesto 26-29 nel computo tra vincenti ed errori gratuiti), ma ci sono un paio di cose da rivedere: intanto la concretezza sulle palle break (ne ha trasformate due su undici: contro avversari più forti non se lo può permettere) e una condizione fisica ancora in…”rodaggio”. Negli spostamenti laterali denota ancora qualche difficoltà. Tuttavia sembrano pecche naturali e non patologiche come era parso nell’ultima uscita. Negli ottavi sfiderà il vincente di Granollers-Haas. E poi, nei quarti, ci sarebbe l’eventuale quarto contro Rafael Nadal. Il Federer visto oggi partirebbe (stra)sfavorito contro il Nadal dello scorso weekend, ma può consolarsi: cinque mesi fa, a Indian Wells, si presentò in condizioni pietose dopo che Wawrinka gli aveva regalato la partita negli ottavi. Era l’inizio di un momento durissimo. Adesso, un’eventuale sfida contro lo spagnolo arriverebbe in una fase di leggera ripresa. E potrebbe giocarla con più tranquillità. E poi le condizioni di Cincinnati sono più veloci rispetto a Indian Wells. Ma, prima di parlarne, c’è ancora un po’ di strada da fare.
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