Soltanto sette giocatori hanno centrato la difficile accoppiata Indian Wells-Miami: Roger Federer ce l'ha fatta nel 2005 e nel 2006: proverà a fare il tris nel torneo al via in queste ore. “So quanto sia difficile, ma mi trovo troppo bene sul campo, e le vittorie portano energia”. Nel 1998, l'accoppiata regalò il n.1 ATP a Marcelo Rios: Roger potrebbe intascare punti preziosi in vista della volata di fine anno.

I Masters 1000 "back to back" non sono così rari nel circuito ATP. Su un totale di nove tornei, in ben tre occasioni ne abbiamo due consecutivi: Indian Wells-Miami, Madrid-Roma e Canada-Cincinnati (questi ultimi vengono separati in occasione delle Olimpiadi). Ad appena 64 ore dall'ultima volèe di dritto di Roger Federer, il carrozzone propone già i primi turni di Key Biscayne. Nonostante un evidente gemellaggio tecnico, i due eventi sono piuttosto diversi. A Indian Wells si gioca con un caldo secco che può intossicare anche i più forti, mentre a Miami c'è una terribile umidità, capace di trasformare ogni t-shirt in un asciugamano bagnato. E in pochi minuti! Per questo, centrare la doppietta Indian Wells-Miami non è così scontato. Dal 1991 ce l'hanno fatta in sette: Novak Djokovic, Roger Federer, Andre Agassi, Marcelo Rios, Pete Sampras, Michael Chang e Jim Courier. Il più vincente in questo “stint” del calendario è Novak Djokovic, capace di centrare la doppietta in ben quattro occasioni (2011, 2014, 2015, 2016). Quest'anno, l'unico candidato è Roger Federer. Lo svizzero ha già centrato l'impresa nel 2005 e nel 2006. Riuscirci a undici anni dall'ultima volta sarebbe clamoroso. Federer, che è diventato il più anziano vincitore di un Masters 1000, giocherà a Miami per la 16esima volta. “Penso che mi troverò a mio agio perché adesso sto molto bene sul campo, e mi sto divertendo. Vincere crea un sacco di buona energia”.

ROTTA SU DEL POTRO
Tuttavia ripete gli stessi concetti che aveva espresso a Indian Wells: per intenderci, non si presenta a Miami con l'idea di vincere il torneo, anche se l'assenza di Djokovic e Murray dovrebbe facilitargli le cose. “So perfettamente quanto sia difficile vincere entrambi i tornei. Per questo, vado a Miami ancora una volta sapendo quanto sarà difficile. Come ogni Masters 1000, ci sono match molto difficili sin dai primi turni. Non ci sono preamboli ed è difficile giocare anche contro un qualificato, numero 250 ATP. Anche questo tipo di giocatori è complicato da battere in un determinato giorno, specialmente al meglio dei 3 set, dove i margini sono molto bassi”. In effetti, l'urna non gli è stata amica. A parte un esordio sulla carta agevole, al terzo turno avrebbe nientemeno che Juan Martin Del Potro. Al di là delle difficoltà tecniche, sarebbe un match molto complicato perché a Miami è pieno di “latinos” e Del Potro ha sempre un grande sostegno. Nel 2009, ancora 20enne, vinse un match straordinario contro Rafael Nadal. A proposito di sudamericani, nel 1998 la doppietta Indian Wells-Miami consentì a Marcelo Rios di salire al numero 1 ATP, quattordicesimo nella storia, primo sudamericano. Roger è troppo indietro per pensare di imitarlo, ma il fatto che il suo nome sia tornato in lizza per l'eventuale leadership è già miracoloso. E un altro “millino” a Miami sarebbe molto, molto utile in chiave ranking di fine stagione.

LE DOPPIETTE INDIAN WELLS – MIAMI
1991 – Jim Courier
1992 – Michael Chang
1994 – Pete Sampras
1998 – Marcelo Rios
2001 – Andre Agassi
2005 – Roger Federer
2006 – Roger Federer
2011 – Novak Djokovic
2014 – Novak Djokovic
2015 – Novak Djokovic
2016 – Novak Djokovic