A più di una settimana di distanza dalla
splendida finale di Roma, in un’intervista, Roger Federer parla
del suo avversario Rafa Nadal: è lui, dice, il vero
favorito
numero uno per la vittoria al Roland GarrosNon
è bastato trascinarlo al quinto set nella finale di Roma, non è
bastato
arrivare per più di una volta a un passo dalla vittoria, non è
bastato
avere due match-point
A più di una settimana di distanza dalla
splendida finale di Roma, in un’intervista, Roger Federer parla
del suo avversario Rafa Nadal: è lui, dice, il vero
favorito
numero uno per la vittoria al Roland Garros
Non
è bastato trascinarlo al quinto set nella finale di Roma, non è
bastato
arrivare per più di una volta a un passo dalla vittoria, non è
bastato
avere due match-point. Tutto questo non è bastato a Roger
Federer
per fargli cambiare idea, Rafael Nadal sulla terra è più
forte di
tutti, non lo batte nessuno. Nemmeno lui, Re Roger. E’ lo stesso svizzero
a dirlo, veloce e chiaro come il suo diritto. “Il favorito in chiave
Roland
Garros resta lui. Ci ho giocato contro spesso sulla terra e non l’ho mai
battuto. E’ vero anche che ogni volta ci sono andato sempre più
vicino
e forse a Roma avrei dovuto farcela. Spero di giocarci ancora contro a
Parigi”. Certo, perché vorrebbe dire che arriverebbe in fondo,
alla fine
di quelle due settimane che possono essere molto estenuanti per uno che
sulla terra fa più fatica, fisicamente, e solo fisicamente, degli altri.
“E’ chiaro che lui resta il grosso favorito, il numero uno”
ha sottolineato
Federer, che numero uno lo è nel ranking mondiale. Questa settimana si
sono presi un po’ di riposo, che è costato loro caro (80.000
dollari di
multa, l’Atp non ha mai scherzato su queste cose) ma che potrebbe
risultare
fondamentale per arrivare in buone condizioni all’appuntamento principe
della terra rossa primaverile. Federer è poi tornato sul match del Foro
Italico: “E’ stato uno dei match più belli della mia
carriera, uno di
quelli che non si possono dimenticare anche perché giocare in quel modo
contro Rafa che sulla terra è il migliore non è facile. Certo,
è un bel
sollievo sapere che comunque me la posso giocare anche con lui” ha detto
il vincitore dei due Masters Series sul veloce dell’anno. E ha concluso
con una sorta di ricetta per poter provare a insidiarlo “ci devo giocare
contro ancora per provare a farmi un’idea migliore di lui e del suo gioco,
ed è quello che ho provato a fare e ho fatto fino a oggi”. Nel
loro complesso,
si tratta di dichiarazioni molto significative visto che il ventiquattrenne
svizzero, che ha già vinto a Melbourne, a Londra e a New York, cerca
un’affermazione
veramente prestigiosa anche agli Open di Francia, sulla sua strada
l’ostacolo
più alto possibile, al limite dell’insormontabilità, il
campione uscente
e favorito numero uno, per dirla alla Federer, Rafael Nadal.
di Gabriele Riva
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