L’infortunio al ginocchio, ragione principale del 2016 a mezzo servizio di Roger Federer, porta alcune conseguenze fastidiose per lo svizzero e i suoi sostenitori: la sua clamorosa longevità gli aveva permesso di puntare alcuni record di Jimmy Connors, ma adesso la speranza è diventata utopia. Però un paio sono ancora alla sua portata.Che sia maledetto l’infortunio al ginocchio. Roger Federer è troppo intelligente per prendersela, ma i suoi tifosi saranno amareggiati. Già, perché un 2016 con appena 28 partite gli ha impedito di mettere al sicuro alcuni record, e di avvicinarne altri. Con la carriera agli sgoccioli (anche se, crediamo, si concederà almeno un altro paio d’anni), le battute d’arresto del 2016 rischiano di essere fatali per il raggiungimento di alcuni primati che sembravano nel mirino. Rinunciando al Roland Garros (ha poi saltato anche lo Us Open) ha bloccato a 65 il numero di partecipazioni Slam consecutive. C’è Feliciano Lopez, neo 35enne, arrivato a quota 59 e con tutta l’intenzione di provare a superarlo. E poi ci sono altri primati che Federer non riuscirà a raggiungere. Vediamoli.
SETTIMANE CONSECUTIVE TRA I TOP-10
Oggi Roger è numero 7 ATP, ma è “soltanto” dodicesimo nella Race stagionale. A ben vedere è un risultato straordinario, visto che ha giocato appena sette tornei. Però è inevitabile che scivolerà fuori dai primi dieci. Il record di Jimmy Connors, dunque, resterà al suo posto. L’americano è rimasto tra i migliori per 788 settimane di fila, dall’istituzione del ranking computerizzato (agosto 1973) fino al 26 settembre 1988. In questo momento Federer è a quota 728 (è entrato tra i top-10 il 14 ottobre 2002). Suo malgrado, con la scadenza degli ultimi punti stagionali, la sua classifica passerà a due cifre entro la fine dell’anno. Senza l’infortunio, difficilmente sarebbe accaduto prima del novembre 2017, data del possibile sorpasso.
SETTIMANE TOTALI TRA I TOP-50 E I TOP-100
La strepitosa longevità di Connors lo mette in seconda posizione anche in altri ranking, ad esempio quello sul totale di settimane tra i top-25, i top-50 e i top-100 ATP. Qui Roger è messo meglio: tra un mesetto firmerà il sorpasso su Connors quando festeggerà la settimana numero 890 (di fila) tra i top-100. Nel 2017 potrebbe superare il numero di settimane consecutive tra i top-50 (Connors guida con 873). Se Roger riuscirà a svolgere una programmazione regolare, non dovrebbero esserci problemi.
NUMERO DI MATCH VINTI
L’impresa era quasi impossibile: i 1254 match intascati da Jimmy Connors sono ancora lontanissimi, ma con qualche altra bella stagione avrebbe potuto avvicinarsi sensibilmente. Invece quest’anno ha vinto “appena” 21 partite, stoppandosi a quota 1080. E’ bastato per superare i 1071 successi di Ivan Lendl, ma 174 partite sono un divario enorme: per farcela, dovrebbe vincere una sessantina di match all’anno per tre anni. Troppo, anche per un fenomeno come lui. Avesse giocato tutto il 2016 avrebbe una trentina di vittorie in più: a quel punto, chissà….
NUMERO DI VITTORIE IN TORNEO
Da Milano 2001 a Basilea 2015, Roger ha intascato la bellezza di 88 tornei. Cifra straordinaria, ma quest’anno è rimasto a secco e non si è nemmeno avvicinato alla seconda posizione di Ivan Lendl (fermo a quota 94). Tenendo conto che l’anno scorso aveva vinto 6 tornei, era ragionevole pensare che potesse ripetersi e quindi effettuare l’aggancio. L’obiettivo resta fattibile, così come quello ai 100 titoli (ma non potrà permettersi cali di rendimento), mentre i 109 tornei intascati da Jimmy Connors sono diventati un’utopia. La distanza di 21 tornei è davvero incolmabile.
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