“Sollevato”. E' questo il termine più adatto per descrivere lo stato d'animo di Roger Federer dopo la vittoria su Simone Bolelli. Non è facile scendere in campo con l'obbligo di vincere, neanche se hai 33 anni hai vinto già tutto…ma ti manca proprio la Davis. “Abbiamo espresso un buon tennis, sono contento di esserne venuto a capo. Bolelli viene da sei mesi molto positivi e ha mostrato tante qualità, servendo bene, picchiando duro con il servizio e mostrando anche un'importante gioco di gambe. A un certo punto, avanti di due set, è stato tutto più facile”. Federer ha mostrato un'ottima preparazione su Bolelli. Sapeva che aveva raggiunto il terzo turno a Wimbledon da lucky loser “E per poco non batteva Nishikori. Ha saputo prendere le sue chance in questi mesi e questo gli ha consentito di acquistare fiducia. Simone ha un grande potenziale, credo che possa salire ancora nel ranking, anche perchè non c'è tanta differenza di livello tra i giocatori in un certo range di classifica”.Quando gli hanno chiesto cosa lo abbia reso più soddisfatto di questa partita, non ha avuto dubbi: “Il fatto di non aver subito neanche un break”. Ovviamente si è parlato del clima di Coppa Davis e di cosa rappresenta per lui. “Ho sentito la spinta del pubblico, tanto che sono sceso in campo con un pizzico di tensione. Ma è bello giocare in un clima del genere, mi immedesimo parecchio in questa gente”. Tuttavia, non sempre Federer ha dato la sua disponibilità per la Coppa Davis. “Ma vorrei mettere in chiaro che il sentimento patriottico non arriva solo oggi che sto giocando con continuità. Io sono sempre stato fiero e orgoglioso di rappresentare la Svizzera e di portare la bandiera rossocrociata accanto al mio nome, in ogni torneo”. Gli svizzeri, naturalmente, stanno buttando un occhio più che interessato all'altra semifinale tra Francia e Repubblica Ceca: “Non sono sorpreso dal 2-0 della Francia, mi aspettavo che in questo weekend il loro livello fosse superiore”.“Sollevato”. E' questo il termine più adatto per descrivere lo stato d'animo di Roger Federer dopo la vittoria su Simone Bolelli. Non è facile scendere in campo con l'obbligo di vincere, neanche se hai 33 anni hai vinto già tutto…ma ti manca proprio la Davis. “Abbiamo espresso un buon tennis, sono contento di esserne venuto a capo. Bolelli viene da sei mesi molto positivi e ha mostrato tante qualità, servendo bene, picchiando duro con il servizio e mostrando anche un'importante gioco di gambe. A un certo punto, avanti di due set, è stato tutto più facile”. Federer ha mostrato un'ottima preparazione su Bolelli. Sapeva che aveva raggiunto il terzo turno a Wimbledon da lucky loser “E per poco non batteva Nishikori. Ha saputo prendere le sue chance in questi mesi e questo gli ha consentito di acquistare fiducia. Simone ha un grande potenziale, credo che possa salire ancora nel ranking, anche perchè non c'è tanta differenza di livello tra i giocatori in un certo range di classifica”.

Quando gli hanno chiesto cosa lo abbia reso più soddisfatto di questa partita, non ha avuto dubbi: “Il fatto di non aver subito neanche un break”. Ovviamente si è parlato del clima di Coppa Davis e di cosa rappresenta per lui. “Ho sentito la spinta del pubblico, tanto che sono sceso in campo con un pizzico di tensione. Ma è bello giocare in un clima del genere, mi immedesimo parecchio in questa gente”. Tuttavia, non sempre Federer ha dato la sua disponibilità per la Coppa Davis. “Ma vorrei mettere in chiaro che il sentimento patriottico non arriva solo oggi che sto giocando con continuità. Io sono sempre stato fiero e orgoglioso di rappresentare la Svizzera e di portare la bandiera rossocrociata accanto al mio nome, in ogni torneo”. Gli svizzeri, naturalmente, stanno buttando un occhio più che interessato all'altra semifinale tra Francia e Repubblica Ceca: “Non sono sorpreso dal 2-0 della Francia, mi aspettavo che in questo weekend il loro livello fosse superiore”.