Intervistato dal suo biografo Renè Stauffer per il Tages Anzeiger, Roger Federer ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti. Lo svizzero ha parlato dell'incredibile affetto ricevuto dai fans brasiliani. "Alcuni sono scoppiati in lacrime quando mi hanno visto, più di quanto accada altrove – ha detto – alcuni tremavano, erano sopraffatti dalla gioia e si mettevano a piangere. Ho praticamente dovuto prenderli in braccio e dire loro che andava tutto bene. Devo sempre ricordarmi chi sono e da dove vengo. Amo anche la vita normale, la famiglia, gli amici, la tranquillità. Ma poi, a volte, mi devo tuffare nella mia vita incredibile". In merito alla Coppa Davis e alla possibile assenza dal torneo di Basilea, ha detto: "Non ho paura di prendere decisioni impopolari. Ho un programma a lungo termine e spero di giocare ancora in Davis per due, tre, quattro anni. Ma non ci pensa nessuno perchè si fanno sopraffare dal momento. Ci sono paesi in cui la Davis è più importante che in altri. Queste decisioni non le prendo d'istinto, ci ragiono per mesi. Credo che l'unica scelta giusta sia quella di non giocare contro la Repubblica Ceca. Avrei potuto giocare in Davis, ma poi mi sarebbe rimasto spazio per 4-5 Masters 1000 anzichè 8-9". Su Basilea, Federer dice che ci sono stati alcuni problemi di comunicazione con il torneo e che la sua partecipazione non dipende dall'ingaggio. "C'è buona volontà da entrambe le parti, credo che alla fine si troverà un accordo. Ma non è vero, come qualcuno ha scritto, che il torneo di casa non fosse più importante per me". Lo svizzero ha poi aggiunto che non crede di essere sovraesposto a livello mediatico. "E' importante che io non sia onnipresente, soprattutto in Svizzera. Non voglio che Federer sia dappertutto, quindi meno appaio e meglio è". Nel frattempo ha firmato un contratto con Moet & Chandon, per il quale ha già girato uno spot.Intervistato dal suo biografo Renè Stauffer per il Tages Anzeiger, Roger Federer ha rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto interessanti. Lo svizzero ha parlato dell'incredibile affetto ricevuto dai fans brasiliani. "Alcuni sono scoppiati in lacrime quando mi hanno visto, più di quanto accada altrove – ha detto – alcuni tremavano, erano sopraffatti dalla gioia e si mettevano a piangere. Ho praticamente dovuto prenderli in braccio e dire loro che andava tutto bene. Devo sempre ricordarmi chi sono e da dove vengo. Amo anche la vita normale, la famiglia, gli amici, la tranquillità. Ma poi, a volte, mi devo tuffare nella mia vita incredibile". In merito alla Coppa Davis e alla possibile assenza dal torneo di Basilea, ha detto: "Non ho paura di prendere decisioni impopolari. Ho un programma a lungo termine e spero di giocare ancora in Davis per due, tre, quattro anni. Ma non ci pensa nessuno perchè si fanno sopraffare dal momento. Ci sono paesi in cui la Davis è più importante che in altri. Queste decisioni non le prendo d'istinto, ci ragiono per mesi. Credo che l'unica scelta giusta sia quella di non giocare contro la Repubblica Ceca. Avrei potuto giocare in Davis, ma poi mi sarebbe rimasto spazio per 4-5 Masters 1000 anzichè 8-9". Su Basilea, Federer dice che ci sono stati alcuni problemi di comunicazione con il torneo e che la sua partecipazione non dipende dall'ingaggio. "C'è buona volontà da entrambe le parti, credo che alla fine si troverà un accordo. Ma non è vero, come qualcuno ha scritto, che il torneo di casa non fosse più importante per me". Lo svizzero ha poi aggiunto che non crede di essere sovraesposto a livello mediatico. "E' importante che io non sia onnipresente, soprattutto in Svizzera. Non voglio che Federer sia dappertutto, quindi meno appaio e meglio è". Nel frattempo ha firmato un contratto con Moet & Chandon, per il quale ha già girato uno spot.