Federer e la pressione
Intervistato dall'agenzia Reuters, Roger Federer ha detto che ci vuole tempo per imparare a gestire la pressione di essere una stella dello sport. "Ognuno la gestisce a modo suo – dice lo svizzero – il mio successo è venuto gradualmente, il che è stato d'aiuto, anche se sono sempre stato considerato un grande talento, uno che avrebbe potuto diventare numero 1. Quindi non è stata una sorpresa che io vincessi Wimbledon o diventassi numero 1, ma per me la è stata. Gestire i tappeti rossi, la celebrità, i servizi fotografici, la gente che ti riconosce…è un po' strano. Può avere effetti divertenti, sia in positivo che in negativo". Secondo Federer, alcuni campioni fuggono dallo star system, mentre altri non ne possono fare a meno. "Ho trovato una via di mezzo. Non è semplice, perchè la gente ama le storie da favola. Tutto sembra più grande quando le cose vanno bene, e tutto sembra un disastro quando perdi una partita"Intervistato dall'agenzia Reuters, Roger Federer ha detto che ci vuole tempo per imparare a gestire la pressione di essere una stella dello sport. "Ognuno la gestisce a modo suo – dice lo svizzero – il mio successo è venuto gradualmente, il che è stato d'aiuto, anche se sono sempre stato considerato un grande talento, uno che avrebbe potuto diventare numero 1. Quindi non è stata una sorpresa che io vincessi Wimbledon o diventassi numero 1, ma per me la è stata. Gestire i tappeti rossi, la celebrità, i servizi fotografici, la gente che ti riconosce…è un po' strano. Può avere effetti divertenti, sia in positivo che in negativo". Secondo Federer, alcuni campioni fuggono dallo star system, mentre altri non ne possono fare a meno. "Ho trovato una via di mezzo. Non è semplice, perchè la gente ama le storie da favola. Tutto sembra più grande quando le cose vanno bene, e tutto sembra un disastro quando perdi una partita"