DAY 10. Lo svizzero deve stare attento a Tomas Berdych, con cui ha sempre faticato negli ultimi scontri diretti. Ma troverà il modo di non scivolare. Favoriti Murray e Serena, mentre il derby azzurro…
Serena Williams è reduce dal “double bagel” rifilato alla Hlavackova
 
Di Riccardo Bisti – 5 settembre 2012

 
Il programma di martedì è stato fortemente ritardato dalla pioggia: i primi due match a chiudersi hanno premiato Azarenka e Ferrer. Sharapova-Bartoli (in cui abbiamo puntato sulla russa, ma con la francese avanti 4-0) è stato spostato a mercoledì, giorno in cui dovrebbero ultimarsi i quarti femminili ed iniziare quelli maschili. Berdych potrebbe essere il primo a strappare un set a Federer, ma non lo batterà. Murray si prenderà la rivincita su Cilic, da cui ha perso tre anni negli ottavi (ed è l’unica sconfitta in sette scontri diretti), mentre Serena Williams non avrà problemi contro Ana Ivanovic, già brava (e contenta) ad arrivare nei quarti di finale. Quanto a Errani-Vinci…proviamo a sbilanciarci e diamo la vittoria alla tarantina.
 
FEDERER-BERDYCH

I precedenti, pur essendo 11-4 per lo svizzero, danno fiducia a Berdych. Lo ha detto anche lui: “Sento di poter fare lo sgambetto”. In effetti, dopo un dominio di Federer fino al 2008, la rivalità si è equilibrata e l’ultima sfida al meglio dei cinque set (Wimbledon 2010) è stata vinta da Berdych, che peraltro si è aggiudicato due match sul cemento americano. Anche la finale di Madrid è stata molto equilibrata. I numeri, insomma, gli danno fiducia, così come il buon tennis espresso fino ad oggi. Ma Federer è giunto nei quarti faticando pochissimo e saltando un match. Per questo sarà fisicamente al top e lo vediamo vincitore, anche se le difficoltà ci saranno: perderà un set e ne vincerà uno al tie-break.
Federer in quattro set.
 
MURRAY-CILIC

Ogni tanto capita che un solo precedente sfavorevole faccia più rumore di sei favorevoli. Tutti ricordano la batosta allo Us Open 2009, in pochi rammentano che Murray ha battuto il croato su tutte le superfici e sempre con discreto agio. A Wimbledon gli ha dato 7-5 6-2 6-3: il risultato di questo match non sarà molto diverso, soprattutto dopo che Murray ha messo il turbo contro Raonic. Se serve così, concedendo le briciole nei propri turni di battuta, lo scozzese può concentrarsi sulla risposta. E 1-2 break per set li porta sempre a casa, soprattutto contro avversari senza un servizio micidiale. Gli scivoloni sono dietro l’angolo, ma Murray si è già giocato il suo jolly al terzo turno contro Feliciano Lopez.
Murray in tre set.
 
SERENA WILLIAMS-IVANOVIC

Dei tre precedenti, tutti favorevoli alla Williams, due si sono giocati allo Us Open, e hanno avuto punteggi quasi identici: 6-2 6-4 nel 2006, 6-3 6-4 l’anno scorso. Finirà con uno score simile. La serba ha la potenza necessaria per reggere lo scambio e non venire travolta, ma non ha armi per mettere davvero in difficoltà la Williams. Armi che – a dire il vero – non ha nessuno. Senza l’impegno del doppio, Serena sarà ancora più motivata e giocherà con grande concentrazione. Giocano un tennis simile, ma la Williams fa tutto meglio, e con più potenza. Non avrà grossi problemi.
Serena Williams in due set. 
 
ERRANI-VINCI

Le opinioni dei nostri esperti, molto prudenti (solo cinque su nove si sono esposti con un pronostico), confermano il grande equilibrio. Si è parlato a lungo dei precedenti, ma secondo noi contano poco, così come gli aspetti tecnico-tattici. La partita verrà decisa dalla testa, dove sono entrambe molto forti. La Errani la conosciamo, ma la Vinci è una che sa vincere le partite. Lo ha sempre fatto, anche nei momenti peggiori. Forse è un po’ meno abituata a certi palcoscenici, ma non tanto meno della Errani. Non trovando sbocchi, ci affidiamo al livello espresso al turno precedente: la Vinci ha giocato su una nuvola, se ci resta vince. E allora diciamo: perché non dovrebbe restarci?
Vinci in tre set.

PRONOSTICI TOTALI: 100
PRONOSTICI GIUSTI: 82
PRONOSTICI SBAGLIATI: 18
PRONOSTICI CON L'ESATTO NUMERO DI SET: 52