Roger Federer è in semifinale all'Australian Open per l'undicesima volta di fila. A suo dire, la ragione della ritrovata brillantezza è un'ottima condizione fisica. "Sto bene sul piano atletico, e questo mi consente di pensare senza problemi alla tattica". Se avesse tenuto il servizio nel decimo game del terzo set contro Andy Murray, sarebbe stato l'unico semifinalista a non aver ancora perso un set, ma si è fatto sorprendere e ha ceduto il tie-break. "Sarebbe stato meglio chiudere, ma non è successo niente. Ho già vissuto situazioni del genere. A volte sono stato troppo passivo. Ci sono molte cose che avrei potuto fare meglio. L'importante è aver mantenuto la calma, perchè fino a quel momento la partita era stata perfetta". Federer ha poi spiegato che la nuova racchetta gli ha dato una mano per tornare a svolgere con efficacia la transizione dalla fase difensiva a quella offensiva. "Adesso sento di poter arrivare su qualsiasi palla, corro senza più paura". Roger non ha lesinato complimenti per il connazionale Stanislas Wawrinka per il suo grande torneo. "Ho visto tutta la partita contro Djokovic. Fino al quarto set, ero da solo. Poi è arrivata Mirka e abbiamo seguito insieme il quinto. Quando Stan vinceva un punto importante battevamo le mani, agitavamo il pugno. E' stato divertente. Alla fine sono saltato in piedi, con le braccia al cielo, proprio come lui". In merito alla sfida con Nadal, ha ammesso che con Stefan Edberg aveva già parlato dell'argomento durante la loro prima settimana di allenamento a Dubai. "Vediamo cosa saprà consigliarmi".  
. A suo dire, la ragione della ritrovata brillantezza è un'ottima condizione fisica. "Sto bene sul piano atletico, e questo mi consente di pensare senza problemi alla tattica". Se avesse tenuto il servizio nel decimo game del terzo set contro Andy Murray, sarebbe stato l'unico semifinalista a non aver ancora perso un set, ma si è fatto sorprendere e ha ceduto il tie-break. "Sarebbe stato meglio chiudere, ma non è successo niente. Ho già vissuto situazioni del genere. A volte sono stato troppo passivo. Ci sono molte cose che avrei potuto fare meglio. L'importante è aver mantenuto la calma, perchè fino a quel momento la partita era stata perfetta". Federer ha poi spiegato che la nuova racchetta gli ha dato una mano per tornare a svolgere con efficacia la transizione dalla fase difensiva a quella offensiva. "Adesso sento di poter arrivare su qualsiasi palla, corro senza più paura". Roger non ha lesinato complimenti per il connazionale Stanislas Wawrinka per il suo grande torneo. "Ho visto tutta la partita contro Djokovic. Fino al quarto set, ero da solo. Poi è arrivata Mirka e abbiamo seguito insieme il quinto. Quando Stan vinceva un punto importante battevamo le mani, agitavamo il pugno. E' stato divertente. Alla fine sono saltato in piedi, con le braccia al cielo, proprio come lui". In merito alla sfida con Nadal, ha ammesso che con Stefan Edberg aveva già parlato dell'argomento durante la loro prima settimana di allenamento a Dubai. "Vediamo cosa saprà consigliarmi".