Roger Federer vorrebbe adottare con più frequenza il serve and volley, ma prima vuole verificare la rapidità della superficie di Wimbledon. "E' più lenta che ad Halle. Dovrò valutare, di partita in partita, contro chi potrebbe funzionare". Federer ha poi fatto una riflessione più generale. "Il tipico giocatore da serve and volley – ed io non lo sono più – è abituato a subire risposte vincenti. Bisogna vedere se ne vale la pena. E' facile fare servizio e volèe sul 40-0, ma puoi fare altrettanto sul 15-30?". La presenza di Stefan Edberg al suo angolo è importante in questo senso, ma i tempi sono cambiati. "Nel 2001 facevo serve and volley nell'80% dei casi sulla prima, tra il 30 e il 50 sulla seconda. Poi però sono arrivato a provarlo due volte a set. All'epoca era normale, oggi non lo è più". Secondo Federer, è ancora possibile vincere a Wimbledon giocando in questo modo. "Bisogna servire bene, muoversi meglio, anticipare e fare le scelte giuste"., ma prima vuole verificare la rapidità della superficie di Wimbledon. "E' più lenta che ad Halle. Dovrò valutare, di partita in partita, contro chi potrebbe funzionare". Federer ha poi fatto una riflessione più generale. "Il tipico giocatore da serve and volley – ed io non lo sono più – è abituato a subire risposte vincenti. Bisogna vedere se ne vale la pena. E' facile fare servizio e volèe sul 40-0, ma puoi fare altrettanto sul 15-30?". La presenza di Stefan Edberg al suo angolo è importante in questo senso, ma i tempi sono cambiati. "Nel 2001 facevo serve and volley nell'80% dei casi sulla prima, tra il 30 e il 50 sulla seconda. Poi però sono arrivato a provarlo due volte a set. All'epoca era normale, oggi non lo è più". Secondo Federer, è ancora possibile vincere a Wimbledon giocando in questo modo. "Bisogna servire bene, muoversi meglio, anticipare e fare le scelte giuste".