Alexander Zverev rappresenta una delle più grandi delusioni della prima settimana dell'Australian Open. Il giovane tedesco fa sfracelli nel circuito ATP, mentre negli Slam non riesce a superare lo scoglio degli ottavi. A Melbourne è evaporato alla distanza contro Hyeon Chung, fallendo ancora una volta l'accesso alla seconda settimana dopo il KO a New York contro Borna Coric. Dopo la partita, ha ammesso di avere un problema legato alla pressione e ha promesso che avrebbe lavorato per capire cosa gli succede nei momenti decisivi di uno Slam. “È successo a Wimbledon, è successo a New York ed è successo anche qui” ha ammesso Sascha. Tuttavia, si è consolato grazie alle parole gentili di Roger Federer. Lo svizzero sta giocando un torneo senza patemi e all'alba di lunedì sfiderà Marton Fucsovics per un posto nei quarti. Dopo la sconfitta di Zverev, i due si sono incontrati negli spogliatoi. “Ho solo pensato che qualche bella parola lo avrebbe tirato su di morale – ha detto Federer – quando l'ho visto, sembrava devastato”. L'esperienza di Federer può essere un esempio per il 20enne Zverev, poiché lo svizzero ha raggiunto il suo primo quarto di finale Slam quando aveva quasi 20 anni (Roland Garros 2001), alla sua ottava partecipazione in uno Slam.
L'ESEMPIO DI ROGER
Il suo primo titolo è arrivato in prossimità dei 22 anni (Wimbledon 2003). Ad oggi, Zverev ha giocato undici Major. “La gente parla, ma per un giocatore non è facile ottenere certi obiettivi quando non li ha ancora raggiunti – dice Federer – ricordo che per me fu difficile andare oltre i quarti. L'ho detto a Sascha: deve evitare di mettersi addosso troppa pressione inutile”. In effetti, Federer ha raggiunto per la prima volta la final four di uno Slam al 17esimo tentativo. “Sta lavorando sodo, sta facendo le cose giuste. Forse non sta pagando negli Slam, ma è importante restare calmi, non scavarsi una buca. Penso che per adesso non ci siano ragioni per farlo”. Federer ha poi ampliato la riflessione, dicendo che i giovani potrebbero trarre beneficio concentrandosi su obiettivi più piccoli. “In fondo è ancora molto giovane, in crescita. Sta ancora cercando la svolta negli Slam, ma penso che sia importante fare un passo indietro e ricordarsi delle belle cose che ha fatto. Deve darsi tempo, magari abbassare un po' l'asticella degli obiettivi. Come prima cosa potrebbe cercare di raggiungere i quarti o una semifinale. Potrebbe essere dannoso presentarsi all'Australian Open o allo Us Open pensando di dover vincere a tutti i costi il torneo”. Numero 4 ATP, Zverev è il più giovane tra i top-10.