Da Londra, Marco Caldara – Foto Getty Images
Quale modo migliore, per chiudere una stagione pazzesca come il suo 2013, se non col primo titolo in carriera alle Atp World Tour Finals? Rafael Nadal lo sa bene, e ci sta provando con tutte le sue forze. Dopo aver chiuso il Gruppo A al comando con tre vittorie, oggi il maiorchino si è guadagnato la finale a spese di Roger Federer, confermando il proprio ruolo di favorito numero uno per il titolo dell'unico grande torneo che ancora manca nel suo palmarès. Sul veloce al coperto con Federer non aveva mai vinto (perdendoci quattro volte su quattro, sempre al Masters), ma oggi ha meritato il successo, maturato con il punteggio di 7-5 6-3 in appena un'ora e diciannove minuti di gioco.
Una durata che basta e avanza per riassumere l'incontro, giocato su pochi scambi e in discussione solo nelle prime fasi del set d'apertura. Le stesse in cui Federer ha giocato alla grande, partendo forte con servizio e diritto, e accendendo il pubblico dell'O2 Arena, tutto (o quasi) schierato dalla sua parte. Ma, con il passare dei minuti, la stanchezza causata dal duro match di ieri con Del Potro ha iniziato ad affiorare, le gambe di Federer sono diventate sempre più lente, e per Nadal è stato tutto facile. Onore comunque al maiorchino, che si è fatto trovare pronto in tutte le occasioni concesse dal rivale (leggi le quattro palle-break, tutte concretizzate) e non gli ha dato mai l'occasione di rientrare.
In più, 'Rafa' ha anche cancellato le tre palle-break trovate da Federer nel primo set, tutte sul punteggio di 3-2 per l'elvetico. È vero che sulla seconda Roger avrebbe potuto fare di più (invece ha sbagliato un frettoloso diritto), ma sulle altre due Nadal è stato perfetto, servendo bene con lo slice a uscire e chiudendo con il classico gancio dalla parte opposta del campo. Forse, se il break fosse arrivato, Federer avrebbe anche potuto vincere un set, ma l’impressione è che per portare a casa il match contro questo Nadal ci sarebbe comunque voluto molto di più. Tanto che, appena dopo essersi salvato, il maiorchino ha cambiato marcia.
Ha trovato un primo allungo sul 4-4, e, anche se l'ha vanificato quando ha servito una prima volta per il match, le cose non sono affatto cambiate. Nell'undicesimo gioco 'Rafa' ha piazzato un nuovo break, e poco dopo ha chiuso tenendo la battuta a zero per la quarta volta nel set. Compito più facile, invece, nel secondo parziale, deciso da un brutto game di Federer sul 2-2: Nadal l'ha aperto con una splendida risposta vincente, l'elvetico l'ha chiuso sparando un diritto fuori di metri. Da quel momento, Roger ha avuto spazio solo per un ultimo guizzo da maestro (una risposta vincente col rovescio incrociato), mentre per il resto è stato un dominio di Nadal, a segno con un nuovo break sul 5-3.
Dopo la vittoria di ieri con Del Potro, in conferenza stampa Federer non ha nascosto di puntare al titolo, ma malgrado il k.o. in semifinale può comunque chiudere il torneo col sorriso, e guardare con relativa fiducia alla prossima stagione. Mostrando una condizione che gli mancava da un po', ha battuto tanti top ten a Londra (Gasquet e Del Potro) quanti nei precedenti sedici tornei del 2013, trovando le risposte che più volte nel corso dell'anno aveva cercato invano. Non è più quello di una volta, e questo è ormai palese, ma in determinate situazioni potrebbe ancora dire la sua. Tutto secondo controllo invece per Nadal, che ha ottenuto senza fatica l'ennesimo successo delle sue Atp Finals 2013, e domani, qualunque sia il suo avversario in finale, partirà con i favori del pronostico dalla propria parte. Per quanto ha mostrato sin qui, è lui a meritare il titolo più di chiunque altro.
Twitter:@MarcoCaldara