Roger cade all’esordio nel Masters 1000 di Shanghai, battuto in tre set da un sorprendente Albert Ramos. Il mancino spagnolo (vi dice nulla?) non aveva mai battuto un top ten in quindici confronti. “Ma sapevo – ha detto Federer – di poter perdere contro di lui”.L'avete vista la foto in homepage? Sembra se lo stia chiedendo pure lui: “ma cosa è successo?”. E' la domanda che attanaglia i tifosi di Roger Federer, eliminato al Masters 1000 di Shanghai per mano del mancino spagnolo Albert Ramos-Vinolas, numero 70 del mondo. Una sconfitta che più inattesa non si può, la peggiore da lungo tempo a questa parte. Non ce ne voglia il 27enne di Barcellona, ragazzo d’oro che si è fatto conoscere e apprezzare da nord a sud dello Stivale a suon di risultati nei Challenger italiani, dove ha raccolto quattro dei suoi sette titoli. È un buon giocatore, è stato anche fra i primi 40, ma da lì a battere Federer ce ne passa. In quindici confronti contro i top ten lo spagnolo aveva vinto appena due set, ma sul cemento dello Shanghai Rolex Masters ha fatto la magia. Certo, ha approfittato della giornata storta dello svizzero, che con i mancini spagnoli non ha mai avuto un buon rapporto, ma ha tenuto i nervi ben saldi nel momento più difficile. Una situazione alla quale dodici mesi fa non aveva retto Leonardo Mayer, allora avversario di Roger nel match d’esordio in Cina. L’argentino mancò sei match-point e si arrese, Federer rialzò subito la testa e andò a prendersi il titolo. Ramos invece ha lasciato da parte la tensione e ha potuto gioire dopo il 7-6 2-6 6-3 che l’ha promosso agli ottavi, infilando una vittoria che ricorderà per sempre. Tre anni fa a Wimbledon, l’elvetico gli lasciò tre game in tre set. Una motivazione in più per prendersi la rivincita, rispedendolo a casa dall’Asia dopo un solo match, e soprattutto mettendogli i bastoni fra le ruote verso l’obiettivo di chiudere l’anno al numero 2 ATP.
 
“LA MIA VITTORIA PIÙ BELLA”
Dopo aver perso il primo set al tie-break, Roger ha alzato il livello e sembrava diventato padrone del match dopo un ottimo secondo set, invece ha subìto l’iniziativa del catalano, sbagliando tantissimo col rovescio. Ramos-Vinolas ha servito bene e, nei limiti del suo tennis sicuramente più adatto alla terra battuta, ha attaccato il più possibile, trovando il suo primo break dell’incontro in un momento cruciale. “Sono veramente felice di aver battuto Roger – ha raccontato –, non me lo sarei mai aspettato. Dopo il secondo set ho pensato che avrei perso, ma ho continuato a giocare e servire bene. È la vittoria più importante della mia carriera”. Molto lucida anche l’analisi di Federer, che ha dato al rivale i suoi meriti, senza prendere scuse. “Ho avuto le mie chance – ha detto il campione di Basilea – ma non sono stato in grado di sfruttarle. Nel corso dell’anno giornate come questa possono capitare: mi dispiace solo che sia accaduto qui, dove difendevo il titolo di dodici mesi fa. Storicamente il primo match a Shanghai è sempre difficile, faccio più fatica ad abituarmi alle condizioni, molto diverse rispetto a tutti gli altri tornei del mondo. Nel 2014 ho avuto fortuna, quest’anno no”. Visto che, Davis a parte, non giocava da un mese esatto, probabilmente gli avrebbe fatto bene presentarsi in Cina con maggiore anticipo (è arrivato venerdì pomeriggio), ma di solito tre giorni di allenamento sono sufficienti ad adattarsi. E, come ci ha tenuto a sottolineare, non ha sottovalutato l’impegno. “Non manco mai di rispetto a nessuno, i giocatori del circuito sono tutti preparatissimi. Con Ramos avevo già giocato, lo conoscevo. Da allora è cresciuto tanto, sapevo che avrebbe potuto impegnarmi e pure battermi”. Esagera? Probabilmente sì, anche se il campo ha detto proprio questo.
 
MASTERS 1000 SHANGHAI – Secondo turno
Albert Ramos (ESP) b. Roger Federer (SUI) 7-6 2-6 6-3