Un inatteso passaggio a vuoto consente ad Alejandro Falla di portare lo svizzero al terzo set. All fine passa Federer, ma si è vista qualche crepa. Esordio senza patemi per Seppi.
La stretta di mano tra Roger Federer e Alejandro Falla
Di Cosimo Mongelli – 29 luglio 2012
Il primo turno del torneo olimpico sembra una tranquilla scampagnata di mezza estate per Roger Federer, sui prati a lui tanto cari di Wimbledon. Nessuno è sfiorato dall’idea che lo svizzero possa avere qualche difficoltà e il leitmotiv (che suona meglio di sterile polemica) è la sua decisione di non soggiornare nel Villaggio Olimpico per evitare qualsivoglia distrazione. Eppure la distrazione arriva lo stesso ed è delle più inaspettate: 6-3 5-3 0-40 e servizio Falla. Fino a quel momento, per Roger, nemmeno l’ombra di un errore e applausi a scena aperta. Ma all’improvviso l’incoscienza. Federer spegne l’interruttore per qualche minuto e il colombiano comincia ad inanellare vincenti come forse non gli era mai accaduto. Parziale di 8 punti a 1 per portarsi sul 5 pari e , complice gli errori gratuiti del sosia svizzero, secondo set conquistato senza nemmeno passare dal tie break. 7 a 5 e ci si ritrova, tra lo stupore di tutti, al terzo e decisivo set.
Ma una parentesi di buio non può che durare qualche istante, specie in un occasione come le Olimpiadi. Ed ecco che, come nei primi due set, ottiene immediatamente il break, rassicurando un po’ tutti, organizzatori compresi . Il colombiano non demorde e l’illusione di riacciuffare il match la coglie nel quarto game, ottenendo il controbreak. Ma lo svizzero questa volta non si lascia sorprendere, sale in cattedra, sciorina pugnetti che è un piacere e sul 3 pari ottiene un altro break, quello decisivo, con un rovescio da tramandare ai posteri. E sul 5 a 3 , servizio Falla, regala al pubblico financo una veronica che gli fa ottenere tre match point di seguito. Il secondo è quello buono per accedere al secondo turno, dove affronterà il francese Benneteau, che ha eliminato Youzhny in due set. Non sarà un match semplice, poiché con Benneteau è stato a due punti dalla sconfitta non più tardi di un mese fa.
Riguardo gli azzurri, ottimo esordio per Andreas Seppi. L’americano Donald Young si rivela davvero poca cosa e l’italiano, ottimo al servizio (9 ace e nemmeno una palla break concessa), vince in scioltezza con un doppio 6-4 vince in appena un'ora e sedici minuti. Non si è visto grande spettacolo, con molti errori gratuiti da una parte e dall’altra. Decisivi quelli di Donald Young che peraltro non ha mai dato l’impressione di poter impensierire l’altoatesino. Al prossimo turno Andreas se la dovrà vedere con il vincente tra Del Potro e Dodig. Facile evincere quale dei due l’italiano sarebbe felicissimo di incontrare. Da segnalare, sempre al primo turno, le vittorie di Istomin su Verdasco e di Dimitrov su Kubot. Entrambe in due set.
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