di Giorgio Valleris – foto Ray Giubilo
Destini incrociati. E’ passata una sola settimana dalla finale di Parigi Bercy ed oggi, in campo, ci sono di nuovo Roger Federer e Jo-Wilfried Tsonga. E come sette giorni fa a sorridere è lo svizzero. Parte in quarta Federer nel match d’apertura delle Barclays Atp World Tour Finals, rifilando un 6-2, 2-6, 6-4 al francese.
Roger è in un buon momento di forma e non è disposto a fare sconti. Pronti via tiene il servizio a zero, ma Tsonga restituisce immediatamente il “favore” nel gioco succesivo. Il match è vivace ed equilibrato, fino al quarto gioco quando lo svizzero toglie il servizio all’avversario per poi volare fino al 4-1.
Durante il cambio campo il francese sistema nervosamente le corde mentre riprende fiato. L’inizio è molto simile a quello del match parigino di settimana scorsa: Federer è preciso ed aggressivo mentre Jo-Wilfried fatica parecchio alla risposta ed è un po’ impreciso. Spesso, sulla battuta dello svizzero, abbandona il rovescio bimane per tentare un back di contenimento ma senza troppa fortuna.
Tsonga serve per rimanere nel set, ma Federer sfrutta anche la seconda palla break della partita e chiude con un netto 6-2 dopo appena 26 minuti di gioco. Curiosamente nella prima frazione non c’è nemmeno un ace; a far la differenza sono soprattutto gli otto errori non forzati del francese.
L’inizio del secondo set è una fotocopia del primo. Federer non lascia punti nel suo turno di battuta e il 26enne di Le Mans lo imita nel game successivo. Poi però il numero quattro del ranking mondiale accusa un black out. Tsonga scappa e si porta sul 3-1 mentre lo svizzero, nei primi quattro giochi, colleziona cinque errori non forzati.
Ma il merito è soprattutto di Tsonga che, archiviato un opaco primo set, sembra un altro. Punto dopo punto acquisisce sicurezza, i suoi rovesci diagonali diventano sempre più forti e precisi mentre l’ex numero uno del mondo abbandona il gioco offensivo e si “incolla” alla riga di fondo, subendo la potenza del francese che vola sul 5-2. La seconda partita dura mezz’ora e se la aggiudica con pieno merito il numero 6 del ranking.
Nel terzo e decisivo set regna un grande equilibrio. Entrambi tengono diligentemente il servizio. Poi, nel finale, arriva la zampata del campione. Sul 5-4 in favore dello svizzero, Tsonga si intoppa di colpo e Roger ne approfitta guadagnando subito la bellezza di tre match point. Il francese salva il primo ma non può fare di più. Dopo 89 minuti di gioco, lo svizzero archivia la pratica bagnando il suo debutto nel gruppo B con una bella vittoria. La settima contro il 26enne di Le Mans in dieci incontri diretti.
A fine match i numeri dicono che Tsonga ha realizzato il doppio degli aces di Federer (6 a 3) ma anche più doppi falli (3-1). Gli errori non forzati del francese sono 24, quelli dello svizzero 20. “Sono ancora in corsa – è il commento di Joe-Wilfried a fine gara – e farò del mio meglio”.
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