Sarà pur vero che Grigor Dimitrov è in ripresa, e probabilmente si avvicinerà ai top-10 come gli ha predetto Roger Federer. Tuttavia, il modo in cui ha perso lo scontro diretto al torneo ATP di Brisbane non è così incoraggiante. Il bulgaro si è arreso a Sua Maestà in un match intenso ed equilibrato, chiuso col punteggio di 6-4 6-7 6-4. Ma questo Federer, a parte le ottime percentuali al servizio nel primo set, era più che battibile per ragioni fisiche. Una fastidiosa influenza lo ha costretto a esordire addirittura il giovedì: è stato possibile grazie al tabellone a 28 giocatori e alla conclusione di domenica. Fosse stato a Doha, dove il torneo finisce al sabato, sarebbe stato costretto al forfait. Gli è andata bene ma era chiaro che non fosse ancora pronto. Le buone notizie, per lui, sono due: in primis la vittoria e la possibilità di giocare almeno un'altra partita nel Queensland (ad attenderlo c'è l'austriaco Dominic Thiem), in secundis la relativa lontananza dall'Australian Open. Dieci giorni dovrebbero essere più che sufficienti per rimetterlo in sesto. Federer ha mostrato evidenti segni di stanchezza nel secondo set, ma ha trovato il break decisivo nel terzo e ha chiuso al decimo game dopo aver avuto tre matchpoint consecutivi sul 5-3. “Non vorrei dirvi troppo sulle mie condizioni, ma in un certo senso è stata dura – ha ammesso Federer – il corpo non è ancora pronto, quindi è stato positivo arrivare in fondo senza particolari problemi”.
DIMITROV MANCA DI CONCRETEZZA
Federer sostiene di aver giocato piuttosto bene tenendo presente le condizioni “anche se ho avuto difficoltà alla fine del secondo set. Il break decisivo è arrivato al momento giusto, ma è stato un match complicato. Per fortuna non ho faticato molto nel primo match e questo mi ha aiutato”. Per Federer è la quarta vittoria in quattro partite contro Dimitrov, forse la più complicata, ma paradossalmente quella in cui “Grisha” ha confermato che non potrà mai essere come lui. Ha sprecato troppo e non è stato concreto, neanche nel secondo set, dove era salito 5-3 ma è stato spinto fino al tie-break. Come detto, il suo avversario sarà Dominic Thiem, numero 20 ATP, bravo a battere in rimonta il favorito Marin Cilic. “Ho superato un grande test – ha detto l'austriaco – nel primo set ho giocato male e lui mi ha distrutto, per questo sono particolarmente contento della vittoria. Adesso sfido Roger: per ogni giovane tennista è una grande esperienza giocare con quello che probabilmente è il più forte di sempre. Da lui si possono imparare tante cose”. Nell'altra semifinale si sfideranno Milos Raonic e Bernard Tomic: c'è dunque la possibilità di rivedere la stessa finale dell'anno scorso, e sarebbe curioso vedere una sfida a distanza Raonic-Ljubicic nel primo torneo in cui il croato (ex coach di Milos) segue lo svizzero. Ma occhio a Tomic, sempre molto competitivo in Australia. Tra l'altro, con questo piazzamento dovrebbe essersi garantito un posto tra le prime 16 teste di serie a Melbourne. Era il suo obiettivo: ottenerlo battendo Kei Nishikori è un gran bel risultato.
ATP BRISBANE – QUARTI DI FINALE
Roger Federer (SUI) b. Grigor Dimitrov (BUL) 6-4 6-7 6-4
Dominic Thiem (AUS) b. Marin Cilic (CRO) 2-6 7-6 6-4
Milos Raonic (CAN) b. Lucas Pouille (FRA) 6-4 6-4
Bernard Tomic (AUS) b. Kei Nishikori (GIA) 6-3 1-6 6-3