Andreev fa vedere i sorci verdi allo svizzero che annulla 3 set point nel 3° set prima di chiudere nel quarto con il punteggio di 4-6 6-2 7-6 6-0….

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Alzi la mano chi avrebbe pensato che l’Andreev sempre più in crisi degli ultimi tempi, sconfitto in 7 degli ultimi 8 incontri a livello Atp (per non parlare del 61 60 subito recentemente da Murray in Hopman Cup, che comunque rimane un’esibizione), avrebbe potuto creare il minimo problema al numero 1 del mondo. Sembrava lontano il ricordo del precedente newyorkese del 2008, vinto da Federer solo al 5° set. Ed invece l’Andreev sceso in campo quest’oggi sulla Rod Laver Arena, memore della straordinaria performance di 2 anni fa, è sembrato risorgere dalle disgrazie in cui era caduto nel 2009: sempre sconfitto contro i Top10 e numero 35 al termine dell’anno, la classifica più deficitaria delle ultime 3 annate.

Nel primo set, dopo un primo iniziale scambio di break, Andreev si esibisce sul 4-4, in un game di risposta straordinario con 2 risposte fulminee alla “Mano de Pedra” Gonzalez, che mettono il sigillo al break che decide le sorti del primo parziale (6-4). Prima di oggi Roger non aveva mai esordito agli Australian Open, perdendo un set, lui che non ha mai perso al primo turno a Melbourne, in 10 partecipazioni.

Nel secondo, Roger alza il livello del suo gioco, mostrandosi subito più aggressivo, e non concedendo nulla nei suoi turni di battuta: 6-2, 1 set pari e palla al centro.

Andreev torna a bombardare col dritto da ogni angolo del campo. Come nel primo set, i 2 si scambiano i break a inizio set. Il russo ha una grossa opportunità di strappare il servizio all’avversario sul 3-3, ma mette incredibilmente lungo un passante da metà campo, davvero elementare. Gol mancato, gol subito si direbbe nel calcio. E così Roger strappa il servizio al russo per la 5° volta nel match, facendo riecheggiare nello stadio il suo classico CMOON e va a servire per il 3° set sul 5-3. L’elvetico perde i primi 2 punti del game, rimanendo a fondo campo quando avrebbe potuto e dovuto chiudere prima lo scambio. Ne approfitta Igor che, grazie ad un pizzico di fortuna, ottiene l’ennesimo contro break di un match stranissimo, in cui i servizi non fanno la differenza. Sul 5-5, un Federer ancora nervoso per aver mancato la precedente occasione di chiudere il set, cede ancora una volta il servizio al russo. Questa volta è lui a servire per il set sul 6-5. Sul 40-30 fallisce un primo set point, con un dritto sul nastro; più avanti ne fallirà altri 2, sempre con il dritto, il terzo per la troppa foga di concludere. E’ anche sfortunato Andreev, che sulla palla break mette a segno un dritto vincente chiamato fuori, ma corretto dal falco. Il regolamento prevede che il punto venga ripetuto, anche se Roger nulla avrebbe potuto su quell’accelerazione. Ancora un dritto in rete regala il tiebreak a Federer.

Si parte con 3 minibreak, 2 dei quali appannaggio di Roger che sale 4-1, prima di ricevere in dono l’ennesimo dritto fuori giri del russo, ancora sotto choc per le occasioni mancate in precedenza. In quel tiebreak (perso 7-2) si esauriscono le energie mentali del russo che sparisce dal campo nel quarto set, ceduto 6-0.

Un finale un po’ troppo ingeneroso per Andreev che per lunghi tratti del match odierno, ha sognato di poter emulare le gesta della fidanzata, Maria Kirilenko, ieri vincitrice sulla Sharapova. Come detto in precedenza, Federer non aveva mai perso il primo set all’esordio qui a Melbourne, lui che in 10 partecipazioni aveva ceduto complessivamente un solo set in tutti i suoi primi turni. Al prossimo turno se la vedrà con il vincente del match tra Hanescu e Chela.

 

© 2010  “Il Tennis Italiano” – Tutti i diritti riservati

 

[$EmbedVideoYouTube ID:=”qgSQHVG40Qs”; $]