Federer, avanti a fatica

Roger perde il primo, poi rimonta e vince con la promessa Goffin. Berdych-Del Potro e Wawrinka-Tsonga si chiudono domani…

Di Francesco Camanzi – foto getty images

L’atmosfera sul Suzanne Lenglen si fa quasi irreale quando il dritto lungo linea di Goffin alza una nuvola rossa e manda Re Roger sotto di un set. I composti tifosi parigini si guardano straniti, strabuzzano gli occhi di fronte al tabellone, non credono possa essere vero: Roger Federer, campione dei campioni e idolo di casa, è sotto di un set contro un ragazzino belga numero 109 del mondo. Sembra il preludio all’ennesima sorpresa di questa prima, incredibile giornata di ottavi parigini. E invece il campione dei campioni rialza la testa, accantona quella punta di presunzione e trova l’umiltà di giocarsela punto dopo punto contro un lucky loser classe 1990. Finirà con la vittoria di Federer, sollevato e rubicondo per il pericolo scampato, e con un'amabile intervista a rete per il “timido” Goffin, da sempre tifoso dello svizzero.

Dopo il blackout iniziale, Roger ha raddrizzato la partita, chiudendo in 4 set, 5-7 7-5 6-2 6-4. Alla fine è andata come ci si aspettava ma per almeno 2 set il talento di Basilea ha sofferto i colpi profondi e precisi del belga, arrivando quasi a temere per l’esito finale del match. La svolta della partita è giunta a conclusione del secondo set quando, sotto 5-4 Federer ha piazzato 3 game consecutivi riportando il parziale in parità. Scollinato il momento di apprensione lo svizzero ha cominciato a carburare, giocando comunque un tennis insolitamente falloso e stentato e continuando a soffrire le geometrie del piccolo belga. L’esperienza, però, ha fatto il suo: nel terzo due break ben assestati hanno certificato il 6-2 finale, nel quarto ne è bastato uno per chiudere la partita e riportare tutto alla normalità. Nessuna sorpresa, almeno da Federer.

Nei quarti lo svizzero affronterà uno tra Berdych e Del Potro, chiamati a concludere le loro fatiche nella mattinata di domani. Come previsto il match è stato uno scontro tutto fisico ed esplosività. Nel primo set equilibrio stucchevole sino al tie-break conclusivo in cui, dopo uno scambio di minibreak, la spunta Palito, 8-6. La sceneggiatura dell'incontro procede lineare anche nei set successivi: il ceco picchia forte, l'argentino risponde ancora più forte. La rete rimane sostanzialmente terra di nessuno per tutta la durata del match. Il secondo set è tutto per Berdych che pesca un doppio break in apertura e chiude con un agevole 6-1, complice anche un risentimento al ginocchio per il campione argentino. Nella terza partita risorge Del Potro, il dolore al ginocchio sembra dimenticato e le gambe tornano ad obbedire. I colpi sono di nuovo incisivi, come nel primo set, e Berdych, fisiologicamente, cede in lucidità e smalto. Risultato: il gigante di Tandil chiude 6-3 con doppio break e rimanda la sentenza a domani.

La sospensione per oscurità ha fermato i due sul parziale di 2-1 per Del Potro, 7-6 1-6 6-3.

Stessa sorte per Jo Wilfried Tsonga e Stanislas Wawrinka, fermati dal supervisor in pieno quinto set, sul 4-2 in favore del transalpino. Il replay dell'anno scorso ha visto scappare Jo sul 2-0 con un parziale inquietante perchè identico a quello del 2011, 6-4 7-6. Poi, secondo la più thrilling delle sceneggiature, il tennis del francese è sceso sensibilmente di livello lasciando campo alla rimonta dello svizzero. Nel terzo set Stan strappa il break sul 3-3, lasciando a zero un Tsonga suonato. E' il preludio al 6-3 conclusivo che rilancia le speranze dell'elvetico. Nel quarto set Wawrinka azzanna il match e trasforma due palle break che lo proiettano sul 4-0. A nulla servirà il controbreak di Tsonga, se non ad allungare l'agonia. Agganciato sul 2-2, tormentato dagli spettri dell'incredibile match del 2011 ma sospinto da un tifo da stadio il francese ritrova il genio e tiene a freno la sregolatezza. Dopo cinque giochi Tsonga è avanti 4-1, nel sesto Wawrinka tiene il servizio e richiede la sospensione per oscurità che, in seguito a un breve conciliabolo, viene prontamente confermata.