Federer (ancora) contro il coaching
Roger Federer ha ribadito la sua posizione contraria sul coaching. Dal 2009, le donne possono chiamare l'allenatore in campo e il pubblico televisivo può ascoltare i dialoghi. "Sono sempre contrario, spero che resteremo lontani da questa idea" ha detto Federer. A suo dire, l'on-court coaching potrebbe essere uno svantaggio per i giocatori di più bassa classifica e minare la credibilità del tour. "Non credo sia giusto, perchè non tutti possono permettersi un allenatore. Potrebbe succedere di vedere parenti e fidanzate scendere in campo. Non sarebbe bello, sembrerebbe un circuito di dilettanti". Federer ha sottolineato che uno sguardo verso il proprio angolo, in cerca di conforto, è tollerabile. "Ma il tennis deve restare uno degli sport in cui non è permesso il coaching".. Dal 2009, le donne possono chiamare l'allenatore in campo e il pubblico televisivo può ascoltare i dialoghi. "Sono sempre contrario, spero che resteremo lontani da questa idea" ha detto Federer. A suo dire, l'on-court coaching potrebbe essere uno svantaggio per i giocatori di più bassa classifica e minare la credibilità del tour. "Non credo sia giusto, perchè non tutti possono permettersi un allenatore. Potrebbe succedere di vedere parenti e fidanzate scendere in campo. Non sarebbe bello, sembrerebbe un circuito di dilettanti". Federer ha sottolineato che uno sguardo verso il proprio angolo, in cerca di conforto, è tollerabile. "Ma il tennis deve restare uno degli sport in cui non è permesso il coaching".