…Ma Mirka Vavrinec non è gelosa. Si tratta, infatti, dell'acronimo con cui lo svizzero ha definito la sua risposta super aggressiva, quasi di controbalzo. L'esordio contro Leo Mayer è stato talmente semplice da indurre a un paio d'errori il sito ufficiale del torneo. 

Dopo il primo turno, soltanto teste di serie che hanno salutato il tabellone maschile dello Us Open. Piangono i francesi, perché oltre a Monfils hanno perso per strada Gilles Simon, rimontato – a sorpresa – da un Donald Young a cui gli americani non chiedono più nulla. Le lenti a contatto colorate sono tornate in un cassetto insieme alle ambizioni di diventare il nuovo McEnroe. Ma il talento c'è e qualche risultato, ogni tanto, arriva. Il dato statistico serve a confrontare il torneo maschile con il femminile, dove ben nove (presunte) favorite hanno già ritirato i 39.500 dollari destinati alle sconfitte al primo turno. Insomma, si conferma la tendenza che vuole il tennis femminile sempre più equilibrato e il maschile sempre più oligarchico. Sensazione accresciuta dall'esordio di Roger Federer, al 16esimo Us Open consecutivo. Lo svizzero ha lasciato cinque giochi a un Leonardo Mayer che sembrava avere la testa altrove, probabilmente a Bruxelles, dove cercherà di guidare l'Argentina a un'improbabile finale di Coppa Davis. Lo svizzero si è imposto con un terrificante 6-1 6-2 6-2, talmente rapido da mandare in tilt il sito ufficiale dello Us Open. Hanno scritto che Federer aveva vinto i cinque precedenti contro l'argentino, specificando che nel secondo set Federer avrebbe concesso un break. Tutto sbagliato: era appena il secondo scontro diretto tra i due (lo scorso anno, a Shanghai, l'argentino si mangiò una vittoria già in tasca), mentre ne aveva giocati cinque contro il tedesco Florian Mayer.


BARBUTO (NON OGGI) E AGGRESSIVO

Più difficile perdonare un break “inventato”. Secondo il sito del torneo, Federer avrebbe perso il servizio in avvio di secondo set. Niente di tutto questo: Mayer ha avuto una misera palla break, nel primo set, non sfruttata. Per il resto non ha neanche fatto il solletico allo svizzero. E così l'interesse attorno a Federer arriva da faccende extra-tennistiche…o para-tennistiche. In questi giorni circola voce che non abbia rinnovato l'accordo con la nota marca di rasoi Gillette, poiché in alcune apparizioni pubbliche si è presentato con un po' di barba incolta. Federer è talmente amato che persino un po' di peluria sul viso è fonte di notizia. Figurarsi il battesimo dedicato alla sua risposta al servizio ultra-aggressiva, quasi in controbalzo, mostrata anche al primo turno dello Us Open. Federer e il suo team l'hanno definita “SABR”, acronimo di "Sneaky Attack by Roger". Finché funzionerà così bene, rischia di diventare un tormentone del torneo. L'impressione è che lo svizzero si diverta da matti. I motivi sono tanti: in primis è molto spettacolare, poi è divertente. Senza contare che si tratta di una soluzione preclusa a tutti, una vetta tecnico-stilistica che solo lui può raggiungere. Vuoi mettere la libidine psicologica di fare qualcosa che gli altri possono soltanto immaginare? E non è un caso che Rafa Nadal, uno dei suoi più grandi rivali, abbia detto che tale tattica non è necessaria. “Roger è fantastico anche senza” ha detto alla vigilia del torneo. I due potrebbero affrontarsi solo in finale, ma sarebbe molto intrigante vedere gli attacchi a oltranza dello svizzero sulle secondo palle del maiorchino. Intanto Federer conferma lo strepitoso stato di forma e ha evitato una sconfitta al primo turno per il 50esimo Slam di fila. L'ultima volta era accaduto al Roland Garros 2003, quando perse dal peruviano Luis Horna. Chissà, potrebbe anche restare l'ultima. Prossimo avversario il belga Steve Darcis, che ha approfittato del ritiro di Marcos Baghdatis. 

 

US OPEN 2015 – TABELLONE MASCHILE