Lo svizzero batte Tommy Haas e vola in finale ad Halle. Dovesse vincere, raggiungerebbe John McEnroe a quota 77 titoli. In finale trova Youzhny, sempre battuto in 14 precedenti. 
Roger Federer saluta il pubblico di Halle dopo la vittoria contro Tommy Haas

Di Riccardo Bisti – 15 giugno 2013

 
Roger Federer ha bisogno di vincere un torneo. Per chi è abituato a sfamarsi di vittorie, il digiuno forzato è quanto mai doloroso. Solo una volta gli era capitato di aspettare così tanto tra un titolo e l’altro. Ma stiamo parlando di 12 anni fa, quando era ancora vittima di bizze e incostanza. Dopo il successo a Milano (il primo in carriera) dovette aspettare 11 mesi per fare il bis a Sydney. L’ultimo successo di Mister Federer risale allo scorso 19 agosto, quando battè Novak Djokovic a Cincinnati. Sembrava un successo che potesse aprirgli mille prospettive, invece è iniziato un periodo di difficoltà. Guai parlare di crisi, perché Roger è sempre lì. Ma l’impressione è che abbia perso un po’ di contatto con i migliori. Intendiamoci: se anche dovesse vincere ad Halle, i problemi non sarebbero magicamente risolti. Se i bookmakers lo hanno messo addirittura come quarto favorito a Wimbledon (alle spalle di Djokovic, Murray e Nadal) nonostante abbia vinto per sette volte i Championships, e sia campione in carica…un motivo ci sarà. Ciò non toglie che lo svizzero abbia una grande chance per agganciare John McEnroe a quota 77 titoli ATP. Sembra diventata una piccola maledizione, un po’ come quando non riusciva a superare le 286 settimane di Pete Sampras in vetta al ranking. Sembrava essersi incagliato a quota 285, invece ce l’ha fatta e ha pure sfondato il muro delle 300 settimane. Il successo in Ohio è stato il numero 76: mentre sollevava il trofeo, pregustava la possibilità di effettuare l’aggancio a McEnroe vincendo lo Us Open. Niente. E’ ancora fermo. Questi 10 mesi di digiuno dovrebbero avergli precluso la chance di avvicinare Ivan Lendl (94), mentre Jimmy Connors (109, anche se fanno parte della lista dei torneini a quattro giocatori) è sempre stato fuori portata. Tuttavia, il sorpasso a Mac è lì, a portata di mano. Soprattutto se Halle dovesse segnare l’aggancio.
 
Federer ha già vinto cinque volte questo torneo, con il quale ha sottoscritto una specie di contratto “a vita”, ma non si impone dal 2008. Lo scorso anno aveva perso in finale contro Tommy Haas, lo stesso sconfitto in una bella semifinale, giocata alle 13 per essere trasmessa dalla TV di stato ZDF. I due sono amici, tanto da giocare il doppio insieme per dare un po’ di appeal alla giornata di lunedì, e hanno dato vita a un buon match, vinto 3-6 6-3 6-4 da Federer. Lo svizzero ha rischiato, ma ha fatto la differenza con il servizio. Nel terzo set, in particolare, non ha concesso nulla, mentre Haas è piombato in qualche doppio fallo di troppo. Sull’1-1, quando ha subito il break decisivo, ne ha commessi due che gli sono stati fatali. Il match è scivolato via rapidamente: un break al sesto game regalava il primo set ad Haas, ma Federer si riprendeva immediatamente nel secondo (subito 3-0, poi 6-3). “Per me è stata una bella partita da giocare e da vincere – ha detto Federer – su questo campo, Tommy può giocare molto bene. Lo abbiamo visto negli anni passati. Ho tenuto un buon livello di gioco per tutta la partita”.
 
Lo svizzero ha poi proseguito: “Dopo aver perso il primo set, non avevo più margine di errore. Fino a quel punto, lui ha vinto tutti i punti più importanti. Nel secondo e nel terzo sono riuscito a cambiare le cose. E’ stata davvero un’ottima vittoria, anche perché la qualità del gioco è stata molto alta”. Per Federer è stata la vittoria numero 25 in stagione e la numero 903 in tutta la carriera. Per aggiudicarsi il Gerry Weber Open dovrà battere Mikhail Youzhny. Nella seconda semifinale, il russo ha battuto con irrisoria facilità Richard Gasquet con il punteggio di 6-3 6-2, tirando ben nove colpi vincenti con il dritto (il suo colpo meno forte). Per Youzhny è la prima finale ad Halle, torneo dove vanta già due semifinali (nel 2003 e nel 2012), perse entrambe con Federer. Sarà la quarta volta che i due si affrontano sull’erba tedesca, giacchè si erano affrontati anche nei quarti del 2002. Federer partirà ultra-favorito, avendo vinto tutti i 14 precedenti, nei quali ha concesso la miseria di tre set. L’unica volta che Youzhny è andato vicino a batterlo è stato proprio ad Halle, nella semifinale del 2003, persa con il punteggio di 4-6 7-6 6-2. Basterà una “quasi vittoria” per dargli fiducia in vista della finale?

ATP HALLE – SEMIFINALI
Roger Federer (SUI) b. Tommy Haas (GER) 3-6 6-3 6-4
Mikhail Youzhny (RUS) b. Richard Gasquet (FRA) 6-3 6-2