Di Francesco Camanzi – foto getty images
Il centrale del Foro Italico accoglie Roger Federer, fresco numero 2 del mondo e beniamino del pubblico romano. La classe innata dello svizzero, però, non basta per spiegare l’atmosfera entusiastica che ha accompagnato la sua partita d'esordio. Federer, nella sua sfolgorante carriera, non ha mai vinto gli Internazionali d’Italia, l’appassionato pubblico capitolino lo sa e lo sprona ad ogni 15, come se ne avesse bisogno. Vittima sacrificale di giornata è il povero Carlos Berlocq, travolto dal ciclone svizzero in poco più di un'ora e sostanzialmente impotente sin dai primi scambi.
Parte forte Roger che scappa sul 3-0, il 29enne di Chascomous (38 Atp) non fa neanche in tempo a rialzare la testa che si ritrova sotto di un set, 6-3. Nella seconda partita il campione di Basilea inserisce il pilota automatico: equilibrio fino al 4-4, poi il break “silenzioso”, di quelli istantanei ma letali. Game, set, match Federer. Nel prossimo turno lo svizzero se la vedrà con Juan Carlos Ferrero, vittorioso ieri su Monfils.
Completano la parte sinistra del tabellone le vittorie dei due argentini, Juan Monaco e Juan Martin Del Potro. Pico, al rientro dopo il terribile infortunio di Montecarlo, si è imposto senza problemi su un Radek Stepanek svogliato e remissivo. Il ceco, evidentemente a disagio sulle superfici lente come quella romana, non ha mai dato l’impressione di essere in partita, finendo per concedere ben 11 palle break all’avversario. A Monaco ne sono bastate 4 per chiudere agevolmente la pratica.
Vittoria anche per Del Potro, giocatore in rapida progressione e protagonista di un ottavo di garantito spettacolo con Tsonga. Palito ha sconfitto la resistenza di Misha Youzhny, a meno di una settimana dalla vittoria di Madrid, esibendo la consueta solidità da fondo campo e dimostrandosi più freddo nei 15 decisivi. I quarti secondo il seeding dicono Federer-Tipsarevic e Djokovic-Tsonga ma qualche sorpresa potrebbe arrivare proprio dal tandem argentino.
Nella parte di destra del draw avanza a fari spenti il solito Tomas Berdych, già finalista a Madrid e in lenta ma progressiva evoluzione. L’avversario di giornata, il polacco Kubot, non era propriamente quel che si dice un banco di prova ma il ceco ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per puntare alla finale. Il suo gioco è sempre più quadrato, i suoi colpi piatti e profondi sono tra i più velenosi del circuito e l’insipienza tattica di un tempo ha ceduto il posto a insperate capacità di lettura delle partite.
Il prossimo avversario di Berdych sarà Nico Almagro, giustiziere di Sam Querrey e specialista del rosso. Con 5 break ben assestati lo spagnolo di Murcia ha annientato il gigante statunitense bloccando, di fatto, la fonte del suo gioco, il servizio.
Raggiunge gli ottavi anche Gilles Simon. Il francese ha vinto la resistenza di Guillermo Garcia-Lopez in una maratona di due ore e mezza.
RISULTATI SECONDO TURNO UOMINI
M Granollers (ESP) b. (WC) F Fognini (ITA) 63 64
(10) J Del Potro (ARG) b. M Youzhny (RUS) 64 62
(14) J Monaco (ARG) b. R Stepanek (CZE) 64 62
(3) R Federer (SUI) b. C Berlocq (ARG) 63 64
(16) R Gasquet (FRA) b. (WC) P Lorenzi (ITA) 63 62
(7) T Berdych (CZE) b. L Kubot (POL) 64 61
(12) N Almagro (ESP) b. (Q) S Querrey (USA) 75 62
(11) G Simon b. (Q) G Garcia-Lopez (ESP) 64 26 64
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