Lo Slam numero 20 è ancora fresco nella memoria, ma la stagione di Roger Federer potrebbe portare nuove sorprese. Il prossimo obiettivo, decisamente alla portata, è il raggiungimento del numero 1 ATP. Per riuscirci, in attesa di difendere i 2.000 punti intascati tra Indian Wells e Miami, dovrebbe giocare il torneo “di casa” a Dubai, in programma dal 26 febbraio. Federer ha un rapporto speciale con Dubai: vi possiede una casa e ci trascorrere molto tempo, tra cui l'intera preparazione invernale. Nei prossimi giorni festeggerà il successo a Melbourne nelle Alpi svizzere, ma già la prossima settimana deciderà se recarsi o meno presso l'Aviation Club. Lo svizzero non si è iscritto, ma gli organizzatori sarebbero ben felici di concedergli una wild card. Da parte sua, non esclude la partecipazione a un torneo già vinto sette volte in passato. L'ultimo successo risale al 2015, quando superò in finale Novak Djokovic. Federer non sa ancora se partecipare alla stagione sul rosso: per questo, Dubai potrebbe rivestire un ruolo importante nella corsa al numero 1. “Ci sono state trattative con Dubai, ma quando è iniziato l'Australian Open ho chiesto loro di pazientare fino alla fine del torneo – ha detto Federer – per me è lo scenario ideale, perché dopo il torneo so come mi sento e quali sono le mie condizioni fisiche. Adesso conosciamo la situazione: potrai giocare, ma potrei anche lasciar perdere. Dipende da come andrà la prossima settimana, poi prenderò una decisione”.
NUMERO 1 NEL MIRINO
In questo momento, Federer dista 155 punti da Nadal nella classifica ATP. Ma Rafa si è fatto male in Australia e non è sicuro di poter tornare ad Acapulco (che si giocherà la stessa settimana di Dubai). È ovvio che l'eventuale partecipazione di Federer negli Emirati sarebbe in chiave ranking. Lo svizzero ha perso la leadership ATP nel novembre 2012 e da allora non l'ha più riconquistata: dovesse farcela, diventerebbe il più anziano numero 1 nella storia del tennis. Salah Tahlak, direttore del Dubai Duty Free Tennis Championships, si è già congratulato con lui per l'impresa a Melbourne. “Per il resto, Roger ha dichiarato che prenderà a breve una decisione sui prossimi impegni agonistici. Gli auguriamo il meglio”. Il gioco d'incastri è favorevole allo svizzero: ammesso che Nadal riesca a giocare ad Acapulco, avrebbe bisogno di arrivare in fondo. Con 300 punti da difendere (contro i 45 di Federer), rischierebbe di perdere la leadership anche vincendo il torneo, ma solo in caso di contemporaneo successo di Federer. Insomma, se lo svizzero andrà a Dubai e vincerà il torneo, sarà certo di tornare al numero 1 del mondo. Con le cambiali di marzo, è un'occasione molto importante. Anche perché non ci sono certezze sulla sua eventuale partecipazione alla stagione sul rosso. “Devo ancora decidere” ha detto in questi giorni. Adesso è tempo di festeggiare, ma quel numero 1 ATP a portata di mano lo ingolosisce. Molto.