A sorpresa è la più piccola delle Williams ad accettare la convocazione per la finale di Fed Cup. Assieme a lei Oudin, Glatch e Huber

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

Sarà Serena Williams a guidare il team capitanato da Mary Joe Fernandez, nella finale di Fed Cup in programma il prossimo fine settimana (7-8 novembre) in quel di Reggio Calabria. La lista diramata dalla federazione americana (USTA), che comprende anche Oudin, Glatch e Huber, coglie di sorpresa quanti avevano creduto alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di lunedì da Venus Williams: “Se giocherò la finale? Certo che ci sarò. L’annuncio sarà dato presto, forse oggi o al più tardi domani. Oggi è lunedì, vero? Scusate, non so che giorno è oggi – aveva scherzato la più grande delle sorelle, che aveva anche dichiarato di non essere affatto preoccupata di giocare all’aperto nel mese di novembre. “Non mi spaventa nulla, ho giocato anche sotto la neve”. Chissà, forse la forma abbastanza precaria palesata da Venus nel match di esordio perso contro Elena Dementieva, deve aver convinto Mary Joe Fernandez a puntare sulla sorella più piccola, apparsa molto più centrata contro Svetlana Kuznetsova (battuta 76 75), nell’altro match del gruppo marrone. Paradossalmente erano state molto più evasive le parole di Serena Williams che, più volte nei giorni scorsi, aveva mostrato qualche riserva in più rispetto alla sorella, legata alle condizioni fisiche con cui terminerà il Master, che vedrà le sorellone impegnate anche nel torneo di doppio.

Prima di disputare il doppio, però, le due si ritroveranno sul campo, come avversarie, nell’ultimo incontro della seconda giornata in un match che Venus, campionessa in carica, dovrà cercare di portare a casa per evitare una precoce, quanto inattesa, eliminazione. Serena torna in Fed Cup dopo un’assenza di 2 anni (primo turno contro il Belgio nel 2007), lei che è imbattuta in Fed Cup, avendo vinto i 7 match disputati (4 in singolare, 3 in doppio) dal 1999 a oggi. Aveva esordito proprio contro l’Italia ad Ancona, regalando il punto decisivo alla sua squadra, nel match vinto 6-1  6-1 con Rita Grande, prima di aggiudicarsi con un duplice 6-2, l’ininfluente doppio, in coppia con la sorella ed ai danni del duo Garbin/Ad. Serra Zanetti.

A fare coppia con Serena sarà questa volta la numero 1 del mondo di doppio Liezel Huber, 33enne naturalizzata americana, ma che è nata in Sudafrica, e che per il Sudafrica ha giocato in Fed Cup, per ben 4 anni. A contendersi il ruolo di seconda singolarista saranno la splendida rivelazione degli US Open, Melanie Oudin (numero 47 del mondo), decisiva nel primo turno vinto dagli Stati Uniti sull’Argentina, e Alexa Glatch (numero 136) alla seconda apparizione consecutiva dopo la semifinale vinta sulla Repubblica Ceca, grazie anche ai suoi 2 successi in singolare. Favorita ovviamente la 18enne Oudin che, dopo aver estromesso a Wimbledon la ex numero 1 Jelena Jankovic, a New York si è laureata la più giovane giocatrice a raggiungere i quarti di finale dal 1999, quando a riuscirci fu una certa Serena Williams. Ci affidiamo alla sua scarsa esperienza su una superficie, come la terra battuta, su cui ha giocato in carriera un solo torneo del circuito Wta, in quel Charleston (terzo turno, partendo dalle qualificazioni). Troppo poco, speriamo, per impensierire le nostre.

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Serena Williams gioca a ping pong