di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Niente di paragonabile all'epidemia di rifiuti che ha colpito la compagine russa, ma anche l'Italia ha il suo "caso" in vista della finale di Fed Cup in programma a Cagliari tra pochi giorni. Francesca Schiavone dice no e rinuncia alla convocazione, al suo posto capitan Barazzutti chiama Karin Knapp. Nella conferenza stampa di questa mattina, proprio nel circolo di Monte Urpinu, il capitano, in diretta telefonica da Istanbul dove si sta giocando il Master femminile, ha annunciato le sue scelte. Una su tutte, visto che le prime tre sembravano quasi scontate, vale a dire Errani, Vinci e Pennetta e Knapp che ha vinto il ballottaggio con Camila Giorgi.
Sintesi del match di Fed cup dell'anno scorso tra Schiavone e Safarova
Un forfait che non sposta gli equilibri di un confronto che appare fortemente condizionato dalle continue rinunce delle tenniste russe (l'unica Top 100 che potrebbe essere disponibile a giocare è Nadia Petrova, ma i nomi delle convocate non sono ancora stati annunciati) , in guerra aperta con la federazione o semplicemente più attratte dai prize money a molti zeri di altre competizioni. A questo proposito il presidente della Fit, Angelo Binaghi ha detto: “Nello sport gli assenti hanno sempre torto”. Che il messaggio, oltre che alle nostre avversarie, sia diretto anche alla 33enne milanese?
Diametralmente opposta la decisione di Robertina Vinci che ha rinuncuato al "Masterino" di Sofia per giocarsi la finale di Fed Cup con le compagne. Una scelta che non può che far piacere agli appassionati, ma che sottolinea ancor di più l'assurdità di una concomitanza (quella tra la finale e il Masters B) inutilmente dannosa sia per la Wta che per l'Itf.
E sulla scelta di Karin per sostituire Francesca, il presidente del Federtennis ha aggiunto: “Giorgi è più adatta sul veloce, lo dimostra lo straordinario risultato agli US Open, dove ha fatto un gran torneo, Knapp è più completa e più solida sulla terra. Inoltre Karin ha già esordito in Fed Cup, coincidenza proprio in Sardegna, a Olbia, nel 2008”.