Moderato ottimismo in casa francese. Il team transalpino, con uno staff molto numeroso (tra cui Gabriel Urpi, ex allenatore di Flavia Pennetta) ha parlato con i giornalisti dopo il sorteggio che ha stabilito l'ordine degli incontri. Gli occhi sono puntati soprattutto su Amelie Mauresmo e le due singolariste, Alize Cornet e Caroline Garcia. Non poteva mancare un accenno all'incarico della Mauresmo come allenatrice di Murray: “Non c'è grossa differenza in termini di aspettative – ha detto – ad alti livelli c'è sempre molta pressione, adesso sono concentrata su questo weekend e mi aspetto una sfida molto dura”. La sorpresa (relativa) di giornata è stato l'annuncio di Camila Giorgi come seconda singolarista azzurra: “Onestamente non l'ho seguita molto prima dell'Australian Open, ma esprime un grande tennis. Se Corrado l'ha inserita in singolare avrà avuto le sue ragioni. E' molto rapida, gioca a velocità altissime ed è migliorata molto”. Quando la mano del giudice arbitro Claire Wood ha estratto il nome di Sara Errani, e ha capito che avrebbe giocato per prima, Caroline Garcia ha fatto una piccola smorfia. Sensazione confermata in conferenza: “Onestamente avrei preferito giocare per seconda – ha detto – ma non abbiamo scelta. Abbiamo fatto una buona preparazione, farò in modo di essere pronta per le 14”.Più loquace Alize Cornet, numero 1 transalpina, che lo scorso anno ha affrontato per tre volte Camila Giorgi, con due vittorie e una sconfitta. “Sono state partite molto dure, di tre set, sempre vicino alle 3 ore di gioco. Sono state decise dai dettagli e da un pizzico di fortuna. Cosa ricordo? Ho sempre dovuto giocare al meglio, lei è molto rapida. Parlerò con il capitano per vedere il da farsi, abbiamo qualche idea ma ce la teniamo per noi!”. Dopo qualche considerazione sul campo di gioco (stimolata dai giornalisti francesi, la Mauresmo ha detto che c'è qualche buca sparsa qua e là), hanno parlato del futuro e delle prospettive del team. “Schierare nuove giocatrici? Dipende sempre dal momento – dice la Mauresmo – l'anno scorso ho lanciato la Garcia a St. Louis perchè era in gran forma, reduce dal suo primo titolo WTA” “Ma l'esordio è sempre complicato – interviene la Cornet – io ho giocato il mio primo match a 18 anni, in Cina, e ho raccolto una brutta sconfitta”. Visto che è di Nizza, non troppo distante dal confine con l'Italia, le hanno chiesto se verrà qualcuno a sostenerla. “Sicuro! Ci sarà tutta la mia famiglia, poi spero che ci sia un buon numero di sostenitori francesi”. La Francia è una squadra proiettata al futuro. “Il progetto è di arrivare, un giorno, a sollevare la Coppa – ha detto la Mauresmo – sta nascendo un gruppo interessante. Tuttavia, in Fed Cup c'è una serie di fattori che rendono molto sottili gli equilibri. Con il World Group I a otto squadre, infatti, basta perdere una partita per rischiare la retrocessione e magari vincerla per essere già in semifinale. Ma nel complesso siamo fiduciose”. (Ri. Bi.)Moderato ottimismo in casa francese. Il team transalpino, con uno staff molto numeroso (tra cui Gabriel Urpi, ex allenatore di Flavia Pennetta) ha parlato con i giornalisti dopo il sorteggio che ha stabilito l'ordine degli incontri. Gli occhi sono puntati soprattutto su Amelie Mauresmo e le due singolariste, Alize Cornet e Caroline Garcia. Non poteva mancare un accenno all'incarico della Mauresmo come allenatrice di Murray: “Non c'è grossa differenza in termini di aspettative – ha detto – ad alti livelli c'è sempre molta pressione, adesso sono concentrata su questo weekend e mi aspetto una sfida molto dura”. La sorpresa (relativa) di giornata è stato l'annuncio di Camila Giorgi come seconda singolarista azzurra: “Onestamente non l'ho seguita molto prima dell'Australian Open, ma esprime un grande tennis. Se Corrado l'ha inserita in singolare avrà avuto le sue ragioni. E' molto rapida, gioca a velocità altissime ed è migliorata molto”. Quando la mano del giudice arbitro Claire Wood ha estratto il nome di Sara Errani, e ha capito che avrebbe giocato per prima, Caroline Garcia ha fatto una piccola smorfia. Sensazione confermata in conferenza: “Onestamente avrei preferito giocare per seconda – ha detto – ma non abbiamo scelta. Abbiamo fatto una buona preparazione, farò in modo di essere pronta per le 14”.
Più loquace Alize Cornet, numero 1 transalpina, che lo scorso anno ha affrontato per tre volte Camila Giorgi, con due vittorie e una sconfitta. “Sono state partite molto dure, di tre set, sempre vicino alle 3 ore di gioco. Sono state decise dai dettagli e da un pizzico di fortuna. Cosa ricordo? Ho sempre dovuto giocare al meglio, lei è molto rapida. Parlerò con il capitano per vedere il da farsi, abbiamo qualche idea ma ce la teniamo per noi!”. Dopo qualche considerazione sul campo di gioco (stimolata dai giornalisti francesi, la Mauresmo ha detto che c'è qualche buca sparsa qua e là), hanno parlato del futuro e delle prospettive del team. “Schierare nuove giocatrici? Dipende sempre dal momento – dice la Mauresmo – l'anno scorso ho lanciato la Garcia a St. Louis perchè era in gran forma, reduce dal suo primo titolo WTA” “Ma l'esordio è sempre complicato – interviene la Cornet – io ho giocato il mio primo match a 18 anni, in Cina, e ho raccolto una brutta sconfitta”. Visto che è di Nizza, non troppo distante dal confine con l'Italia, le hanno chiesto se verrà qualcuno a sostenerla. “Sicuro! Ci sarà tutta la mia famiglia, poi spero che ci sia un buon numero di sostenitori francesi”. La Francia è una squadra proiettata al futuro. “Il progetto è di arrivare, un giorno, a sollevare la Coppa – ha detto la Mauresmo – sta nascendo un gruppo interessante. Tuttavia, in Fed Cup c'è una serie di fattori che rendono molto sottili gli equilibri. Con il World Group I a otto squadre, infatti, basta perdere una partita per rischiare la retrocessione e magari vincerla per essere già in semifinale. Ma nel complesso siamo fiduciose”. (Ri. Bi.)
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