Un’analisi lungo tutti i tornei ATP che si sono svolti nel 2024, escluse le competizioni a squadre, su quanto incida essere la prima forza del seeding nel vincere il torneo

Ieri si è parlato di come in questo 2025 solamente in due occasioni, su diciassette totali, la prima forza del seeding avesse poi effettivamente vinto il torneo. L’analisi era però condotta solamente sui pochi tornei svolti fino a questo momento, e per questo parziale. Si è quindi tentato di fare qualcosa di più, ed estendere questo tipo di analisi a tutti i tornei ATP disputati in singolare nel 2024. Da qui in avanti saranno freddi numeri, che si lasciano quindi alle spalle considerazioni di tipo personali e soggettive, con il campo a parlare.
Nel 2024 si sono 66 tornei ATP (4 Slam, 9 Masters 1000, 13 ATP 500 e 38 ATP 250, oltre alle Olimpiadi e le Finals), che hanno visto ben 40 vincitori differenti. Partendo da questa premesse si è per l’appunto andati a vedere in quante occasioni la prima forza del seeding – o in rari casi la testa di serie più alta – ha poi effettivamente vinto il titolo. Il risultato è che in 12 occasioni su 66 la testa di serie numero uno ha poi confermato i pronostici, vincendo effettivamente il titolo. Su questo occorre però fare almeno due diverse precisioni: la prima è quella che potremmo definire “Fattore Sinner”. In queste dodici occasioni, infatti, l’altoatesino era la prima forza del seeding per ben sei volte, e da Cincinnati in avanti solamente a Pechino – nell’epica finale contro Alcaraz – non ha rispettato il pronostico. Sinner è stato la prima forza del seeding in dieci occasioni nel corso del 2024, per tanto in più del 50% delle volte quando Jannik partecipa ad un torneo lo vince. Le quattro sconfitte sono arrivate a Madrid, Wimbledon, Montreal e per l’appunto Pechino. Sinner inoltre è solamente uno dei due giocatori che è riuscito a vincere più di un torneo da prima forza del seeding, l’altro è Taylor Fritz che vi è riuscito a Delray Beach ed Eastbourne.
Il secondo fattore da considerare nell’analizzare queste 12 volte in cui la prima forza del seeding ha vinto poi il torneo è proprio il livello del torneo stesso. In ben 7 occasioni su 12, infatti, il torneo era di categoria ATP 500 o 250, dove il livello è spesso più basso, soprattutto in alcune settimane dove si disputano più tornei contemporaneamente e alcuni tornei presentano un entry list meno competitiva. I dodici tornei nel quale si è verificato il fenomeno preso in esame sono i seguenti: Hong Kong, Rotterdam, Delray Beach, Houston, S’Hertoghenbosch, Halle, Eastbourne, Olimpiadi, Cincinnati, Us Open, Shanghai e le ATP Finals di Torino.
Una volta preso in esami chi ha vinto, più interessante è analizzare chi invece non è riuscito a sfruttare la posizione di vantaggio – o presunto tale – dato dall’essere la prima forza del seeding. Sulla vetta del podio di questa particolare classifica troviamo Andrey Rublev, che ha mancato l’occasione di vincere il titolo in ben 8 occasioni in cui era il giocatore nel torneo con il ranking più alto. Il russo solamente a Hong Kong è riuscito a centrare l’obiettivo, a dimostrazione di come il tennis per fare bene lo avrebbe pure, ma non sempre riesce a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle. Subito dietro troviamo Novak Djokovic, che soltanto alle Olimpiadi è riuscito a vincere il titolo partendo come favorito su 6 occasioni mancate, mentre sul gradino più basso del podio troviamo a pari merito Alexander Zverev e Carlos Alcaraz a quota 5. Un dato interessante rispetto allo spagnolo è che nel 2024 in tutti i tornei che ha vinto – Indian Wells, Roland Garros, Wimbledon e Pechino – non era mai la prima forza del tabellone.
Infine qualche considerazione su a che punto del torneo la prima testa di serie ha visto interrompere il suo cammino, nelle 54 occasioni rimaste. Il turno che per più volte ha portato all’eliminazione a sorpresa sono stati i quarti di finale, per ben 21 volte, seguiti a ruota dalla semifinale (12) e dagli ottavi (10). Un dato che è in linea con quanto visto nel 2025 è che solamente in tre occasioni la sconfitta è arrivata in finale: Holger Rune a Brisbane (vincitore Dimitrov), Alexander Zverev ad Amburgo e Jannik Sinner sempre nel già citato torneo di Pechino.