di Martina Ghiringhelli – foto Getty Images
Per l'inaugurazione della rinnovata Margaret Court Arena di Melbourne, da quest'anno al coperto, non si poteva che giocare un'edizione rinnovata del tennis. Si chiama Fast4 e non è altro che una versione velocizzata e spettacolare dello sport che conosciamo, ideata dalla Federazione Tennis Australiana e presentata in questi giorni in occasione degli Australian Open.
Essendo la velocità il fulcro del gioco, il nuovo regolamento si basa sull'ottimizzazione delle tempistiche. Vince il set chi per primo si aggiudica quattro game, sul 40 pari si gioca un punto secco e, in caso di let, la palla viene sempre considerata buona se cade nel campo avversario; se si arriva al 3-3 si gioca un tie-break che ha il suo traguardo ai 5 punti. Il ritmo di gioco è frenetico e incessante, dato che non si ha diritto a sedersi durante il cambio campo, così che tra un game e l'altro ci sia poco più di un minuto di recupero: il tutto porta la durata di una partita media a circa 75 minuti.
Protagonisti della dimostrazione sono stati gli spagnoli Rafa Nadal e Fernando Verdasco, insieme agli australiani Mark Philippousis e Omar Jasika. Il Margaret Court, per l'occasione riempito di luci fluorescenti e ghiaccio secco, ha potuto sperimentare un clima ben diverso da quello solito e quasi austero di un match di tennis. Clima nel quale Nadal, tra un selfie con il pubblico di sfondo e un trono rosa particolarmente kitsch, si è immerso alla grande. Ma non si è trattato di semplice spettacolo: l'incasso della serata, che ha avuto circa 7500 spettatori, è andato in beneficenza alla Rafa Nadal Foundation.
Il maiorchino ha fatto strike di vittorie: imponendosi dapprima sul connazionale Verdasco, con un punteggio di 2-4 4-3 (5-4) 4-3 (5-4) 3-4 (5-4) 4-2, ha poi vinto un set contro Jasika per 4-1, riservando infine lo stesso trattamento a Philippousis.