Quando sembrava ormai compromesso il risultato finale, la coppia azzurra trova il guizzo vincente e avanza al penultimo atto del torneo cinese
In maniera assolutamente rocambolesca, Jasmine Paolini e Sara Errani avanzano in semifinale nel torneo di doppio del WTA 1000 di Pechino. Le quinte favorite del seeding si sono imposte su Beatriz Haddad Maia e Laura Siegemund con il punteggio di 7-5, 4-6, 10-8 dopo due ore di gioco. Una prestazione meno brillante del solito per la coppia azzurra, che ha trovato nel super tie-break la forza di rimontare uno svantaggio di 1-4 e ribaltare così una partita che sembrava ormai persa. Al prossimo turno sfideranno la coppia tutta americana formata da Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands.
Primo set ricco di emozioni, che ha visto un totale di cinque break realizzati e continui ribaltamenti di fronte. In questa girandola di emozioni chi ha qualcosa da recriminare è forse la coppia Siegemund/Haddad Maia, che dopo aver rimontato lo svantaggio iniziale si era portata avanti di un break ed era salita fino al 4-3 e servizio. Decisivo il dodicesimo gioco, dove con Siegemund al servizio le azzurre piazzano un break addirittura a zero e portano a casa un set preziosissimo dopo tre quarti d’ora di gioco.
Il set perso però non produce il solito effetto boomerang in Haddad Maia e Siegemund, che approfittando di un piccolo passaggio a vuoto della quinta coppia favorita del seeding si portano avanti 3-0 con doppio break. L’operazione rimonta stavolta per Errani e Paolini non si concretizza, che dopo aver dimezzato lo svantaggio non sfruttano le tre palle break che hanno avuto nel sesto gioco sul servizio della giocatrice brasiliana. Il set si risolve quindi in favore della coppia che era sotto nel punteggio per 6-4, con il match che si deciderà quindi al super tie-break.
Con un parziale di due mini-break su tre punti giocati al servizio, il super tie-break delle azzurre parte decisamente in salita sotto 1-4. Così come nel primo set inizia una vera e propria altalena di emozioni, con un totale di nove mini-break realizzati su dieci punti giocati, che ha in ultimo riportato incredibilmente in vantaggio le azzurre per 8-7. Dopo aver mancato il primo match point sul proprio turno di battuta, sul secondo Paolini si inventa un lob in diagonale che sorprende le avversarie e si stampa sulla riga di fondo, facendo esplodere la gioia azzurra.