Il tennista ligure è costretto al ritiro prima del secondo turno a Maia contro Martineau: l’infortunio al polpaccio pone fine alla sua stagione

Si chiude nel peggiore dei modi un finale di stagione da protagonista per Fabio Fognini. Il tennista di Arma di Taggia è stato costretto a ritirarsi prima del match di secondo turno del Challenger di Maia (Portogallo) a causa di un infortunio al polpaccio. Un vero peccato per l’ex numero 9 del mondo che aveva messo nel mirino l’accesso diretto al tabellone principale degli Australian Open: Fabio chiuderà la stagione attorno alla 105a posizione e avrà bisogno di qualche ritiro per entrare direttamente a Melbourne. Non il miglior modo per chiudere una parte finale di stagione soddisfacente che l’ha visto raggiungere la semifinale nell’ATP 250 di Metz e vincere la settimana scorsa il prestigioso Challenger di Valencia.

Un Fognini che ha mostrato di avere ancora voglia di competere e di lottare nonostante i 36 anni. Questo il post su Instagram che sottolinea tutta l’amarezza di non poter proseguire la sua corsa in Portogallo:

“Non era di certo la fine che desideravo e meritavo!!!
L’obiettivo era molto vicino e per come stavo giocando mi sentivo in grado di raggiungerlo!
Ma si sa, lo sport e’ così…a volte dá, a volte toglie…
E NONOSTANTE TUTTO E TUTTI io sono ORGOGLIOSO di come ho dimostrato a me stesso di aver superato momenti duri con lotta, sacrificio e amore per questo sport!
Son dovuto scendere a compromessi con me stesso, e alla mia età e dopo la carriera che ho avuto, non è stato semplice…
NESSUNO mi potrà togliere ciò che ho fatto con LEALTÀ, Trasparenza, Sacrificio ma soprattutto ONESTA’, che nel mio vocabolario valgono molto di più di una semplice partita di tennis, vinta o persa che sia!!!

Ad maiora
Vi voglio bene ❤️
Fogna”.

Un post ancora con una punta di polemica quello del ligure: la macchia del suo finale di stagione resta quella di non aver fatto parte del gruppo che ha vinto la Davis a Malaga. Un’esclusione dalla Nazionale che faticherà per sempre a buttar giù.