Durante l'evento di presentazione del suo nuovo sponsor tecnico Hydrogen, Fabio Fognini ha parlato della sua situazione e dei progetti per il 2017. Oltre all’allenatore (che verrà ufficializzato in settimana), l’azzurro cambia anche preparatore atletico e punta in alto: “Voglio ricominciare a lottare per posizioni importanti in classifica”.
Fra i tanti motivi che hanno permesso a Paolo Lorenzi di chiudere l’anno da numero uno d’Italia, come ci ha raccontato lui stesso nell’intervista che troverete sul numero di dicembre della rivista Il Tennis Italiano, c’è anche la stagione al di sotto delle aspettative di Fabio Fognini. L’infortunio al costato che l’ha tenuto oltre due mesi lontano dai campi, e il matrimonio che inevitabilmente ha spostato l’attenzione dal tennis giocato, hanno obbligato il ligure a cambiare in corsa gli obiettivi per il 2016, e provare almeno a salvare un posto fra i primi 50 del mondo. Ce l’ha fatta con la finale a Mosca, ma ovviamente non si accontenta. È il primo a sapere di valere un risultato ben diverso, ed è pronto a rilanciare nel 2017, come ha raccontato nella giornata di ieri in un’intervista col Corriere della Sera, rilasciata in occasione della presentazione del suo nuovo sponsor tecnico Hydrogen, il brand italiano col teschio che chiuderà l’anno con 12 milioni di fatturato, fresco di un nuovo store a New York e pronto a lanciare uno in Cina. Risolto il contratto con Adidas, Fognini sarà protagonista anche delle campagne legate alla collezione active del brand, ma soprattutto diventerà il testimonial principale della linea dedicata al tennis, lanciata da qualche anno e già apprezzata al fianco di Simone Bolelli, Filippo Volandri e altri giocatori stranieri come Illya Marchenko, Jan-Lennard Struff e Malek Jaziri. “Sono felice che Hydrogen abbia creduto in me – ha detto Fabio nella lounge del Mandarin Oriental Hotel di Milano, sede del cocktail di lancio della collaborazione – nonostante una stagione difficile sotto il profilo agonistico. Ho comunque giocato due finali ATP, vincendone una, ma l’infortunio che mi ha tenuto lontano dai campi per sette settimane e mezzo, in un periodo di buona forma”.
 
DAVIN AL SUO FIANCO? NESSUNA CONFERMA
Ma più che il modo in cui si presenterà in campo, ai suoi tifosi interessa capire che Fognini sarà, sperando che il nuovo team ancora da ufficializzare (oltre al coach Josè Perlas cambierà anche il preparatore atletico, non più Max Tosello) riesca a restituire il giocatore che nel 2014 aveva fatto sognare all’Italia un nuovo top ten. Dopo qualche finto indizio sui social sulla possibilità che a seguirlo fosse addirittura la moglie Flavia Pennetta (“ci abbiamo giocato un po’, mi conoscete, ma Flavia fa la moglie e siamo felici così”), sono sempre più insistenti le voci di una collaborazione in arrivo con Franco Davin, il coach che ha reso grande Juan Martin Del Potro. Anche se per ora Fognini preferisce non fare nomi. “L’accordo col nuovo allenatore non è ancora completo, stiamo definendo gli ultimi dettagli, ma entro la fine della settimana ne sapremo di più”. In attesa dell’ufficialità del nuovo team di lavoro, sono già definiti gli obiettivi, che per uno come lui possono (e devono) essere importanti. Ma per il momento nessuna promessa. “L’unica cosa che posso dire è che riprenderò ad allenarmi come si deve già dalla prossima settimana: voglio ricominciare a lottare per posizioni di classifica importanti. Non mi va di parlare di numeri: ho degli obiettivi, ma preferisco tenerli per me. Li so io, lo sa lui (il nuovo coach, ndr), e so che dovrò fare tanti sacrifici”. E se con la sua “capocciona” (come l’ha definita lui stesso) è arrivato fino alla tredicesima posizione della classifica mondiale, ora che – dice – è cresciuto il futuro può farsi ancora più interessante.  “Il desiderio sarebbe quello di migliorare il mio best ranking, ma da dove sono ora ci sono tanti scalini per arrivare fin lassù. Per ora punto a tornare fra i primi 30 del mondo”. Del resto se ne riparlerà nel 2017.

FOGNINI HA PUNTATO FRANCO DAVIN
L'ADDIO A JOSÈ PERLAS DOPO PARIGI-BERCY