Una sconfitta è sempre una sconfitta, ma se arriva al giovedì in un torneo ATP, che peraltro per Thomas Fabbiano era già terminato alla domenica prima dell’ingresso come lucky loser e del successo su Nishioka, c’è comunque qualche buona ragione per essere felice. A Shenzhen il pugliese piange un 7-6 7-6 contro Thomaz Bellucci che sarebbe anche potuto girare a suo favore, ma ride per l’ennesima conferma del suo 2016: è giusto continuare a provare la strada dei tornei ATP, e il livello per stare fra i primi 100 del mondo c’è. Per ora ce l’ha fatta solamente per una settimana, numero 98 dal 4 al 10 aprile, ricalcando nel suo piccolo l’incredibile caso di Pat Rafter, che nel 1999 raggiunse la vetta della classifica per soli sette giorni (l’unico di sempre a occuparla per così poco). Ma più di un segnale lascia ben sperare. Come accennato, il secondo quarto di finale dell’anno gli è sfuggito al termine di due set che più equilibrati non si può, che è stato bravo a tenere a galla nonostante un break di svantaggio in entrambi, salvo poi spegnersi nei tie-break. Nel primo è salito 2-1 e servizio, poi ha ceduto sei punti di fila, mentre nel secondo ha retto solo fino al 3-3. Si può dire che nei momenti caldi sia emersa la superiorità di Bellucci, bravo a lasciar sbagliare prima Thomas, ma resta l’impressione che se i set gli avessi vinti entrambi l’azzurro non avrebbe rubato nulla. Per questo può lasciare il primo torneo della sua tournée asiatica (continente che gli regala sempre soddisfazioni) con una buona dose di fiducia in vista dei prossimi impegni. Il primo dovrebbe essere già sabato, con le qualificazioni dell’ATP 500 di Pechino. Il forfait di Novak Djokovic l’ha fatto avvicinare ancor di più all’ingresso nel tabellone cadetto: oggi è fuori di un solo posto, con alte probabilità di entrare. Visto quando combinato a Shenzhen, se lo meriterebbe.
ATP 250 SHENZHEN – Secondo turno
Thomaz Bellucci (BRA) b. Thomas Fabbiano (ITA) 7-6 7-6
Fabbiano perde, ma la strada è quella giusta
Il pugliese cade al secondo turno dell’ATP 250 di Shenzhen, sconfitto con due tie-break dal brasiliano Thomaz Bellucci. Può recriminare per qualche errore di troppo che gli ha fatto sfuggire il successo, ma dalla Cina arriva l’ennesima conferma: ha il livello per stare fra i primi 100.