di Daniele Rossi – foto Getty Images
La supremazia di Roger Federer, Novak Djokovic, Andy Murray e Rafael Nadal (in ordine di attuale classifica) è ormai una storia vecchia e già più volte esaminata. Diverse epoche storiche hanno avuto uno o più dominatori, giocatori che grazie alla loro superiorità occupavano i piani alti delle classifiche e facevano incetta di tornei, mai però nella storia del tennis c'era stata una così grossa sperequazione fra i primi quattro giocatori del mondo e tutti gli altri. Roger, Nole, Andy e Rafa sembrano giocare un altro sport. Battono con facilità i rincalzi, lottano ma alla fine prevalgono sugli altri top 10 e riservano il loro miglior tennis per le supersfide con gli altri tre.
Per tutti gli altri c'è poco da fare, se non sfruttare qualche passaggio a vuoto di uno dei primi quattro o cercare approfittare di un infortunio (come quello di Rafa in questo periodo). Quello che scoraggia anche fior di giocatori come Ferrer, Berdych e Tsonga, è la continuità. Soprattutto il ceco e il francese, in giornata di gran vena li possono battere, ma sono sempre episodi isolati e in più se battono uno, nel turno successivo ce n'è un altro. E sconfiggere due Fab Four in un solo torneo, per chi non è nella cerchia, è quasi impossibile.
Proprio Tsonga dopo Shanghai si è fatta sfuggire una frase che sa di rassegnazione: “I Fab Four sono più forti di me tecnicamente e fisicamente, sono migliori di me in tutto”. Gli fanno eco Berdych e Ferrer, i diretti inseguitori: “Loro sono i più forti, meritano di stare lì, vincono sempre loro”.
“Se sapessi qual è la differenza tra me e loro sarei numero 2 del mondo e non numero 5”, disse lo spagnolo dopo la sconfitta con Djokovic agli Us Open.
E poi c'è lo strano caso di Juan Martin Del Potro. Secondo gli addetti ai lavori, l'argentino ha tutte le carte in regola per battagliare con i primi quattro e del resto è l'ultimo non Fab Four ad aver vinto uno Slam (Us Open 2009). Il gigante argentino però sembr avere i piedi di argilla. Non solo troppi infortuni (adesso è fermo ai box per un problema al polso sinistro), ma anche un rendimento lontano dall'eccellenza.
E se è vero che avrebbe le possibilità di battere uno dei Fantastici 4, è anche vero che quest'anno quasi ogni volta che ha incontrato uno di loro, ha perso. Con Federer ci ha giocato cinque volte perdendoci sempre (Australian Open, Rotterdam, Dubai, Roland Garros e Olimpiadi), con Djokovic tre (vincendo alle Olimpiadi, ma perdendo malamente a Cincinnati e Us Open). Non solo, gli è andata male anche con i tre diretti inseguitori: con Ferrer ha perso a Miami e Wimbledon, con Tsonga a Roma e con Berdych a Madrid.
Insomma, se Del Potro ha le potenzialità di allargare il club, deve ancora dimostrarlo.
I Fab Four oltre che negli Slam – dove oltre all'exploit di Del Potro a New York nel 2009 l'ultimo successo di un non Fab Four risale addirittura agli Australian Open 2005 quando vinse Marat Safin – dominano anche nei Master 1000.
Dal 2009 (anno in cui venne modificata la denominazione e il sistema di punteggio), sui 35 Master 1000 giocati, 31 sono stati vinti da loro: Federer 7, Djokovic 9 e Nadal 9, Murray 6.
La curiosità è che le uniche quattro eccezioni, non sono state ad appannaggio degli altri attuali top 10, ma di quattro giocatori ritirati o a fine carriera: Davydenko, Ljubicic, Roddick e Soderling.
Nikolay Davydenko (adesso numero 40 del mondo) vinse a Shanghai nel suo anno di grazia, il 2009, battendo in semifinale Djokovic e in finale Nadal.
Nella primavera del 2010, Ivan Ljubicic e Andy Roddick si regalarono le ultime soddisfazioni della carriera. Il croato vinse a Indian Wells battendo in una splendida semifinale Nadal e proprio l'americano in finale, mentre Roddick vinse a Miami, sconfiggendo in finale Tomas Berdych.
Due episodi, per quanto belli ed emozionanti, isolati e destinati a rimanere tali. Come ben sapete, sia Ivan che Andy sono ormai ritirati.
Vicino al ritiro è anche Robin Soderling, assente dai campi ormai da un anno e mezzo. Lo svedese, appena diventato padre di una bambina, è l'ultimo giocatore non Fab Four ad aver vinto un Master 1000.
Successe sempre nel 2010, a Parigi Bercy, quando Robin superò Gael Monfils in finale, dopo che il francese aveva fatto l'impresa di battere Federer.
Lo scandinavo continua a dire che prima o poi tornerà in campo e che sta lavorando per tornare in forma, ma sono dichiarazioni che hanno tutta l'aria di rimanere solo parole. La mononucleosi e il sicuro relax che ha assaggiato nella sua nuova vita da padre di famiglia, difficilmente fanno pensare ad un ritorno di Soderling in campo.
Proprio il prossimo Master 1000 di Parigi Bercy, però potrebbe essere un candidato ad una vittoria “esterna” ai Fab Four (o ai Big Three vista l'assenza di Nadal). Avendolo piazzato a ridosso del Masters, Federer, Djokovic e Murray potrebbero conservare qualche energia in vista di Londra. Peccato che Roger e Nole stiano combattendo per il numero 1…vuoi vedere che anche stavolta vince uno di loro?