Altra vittima del meldonium: il giovane kazako Arsan Arashov, 17 anni, viene squalificato per due anni. Potrà tornare il 29 settembre 2018. Mai tra i top-500 junior, poco prima della sentenza aveva scattato foto con Djokovic e Murray. Subito dopo, ha cancellato il suo account Instagram.

Purtroppo per lui, la tempistica lo ha inchiodato. Niente sconti come per Maria Sharapova, o addirittura assoluzioni come per Varvara Lepchenko. Il 17enne Arsan Arashov, promessa del tennis kazako, è stato squalificato per due anni perché nel suo corpo hanno trovato tracce di…meldonium, stessa sostanza fatale a Masha. Arashov è risultato positivo a un test effettuato lo scorso 9 luglio durante il torneo Futures di Gandia, in Spagna. La prassi è sempre la stessa: il campione è stato inviato al laboratorio accreditato di Montreal, dove hanno trovato tracce di una sostanza che, come è noto, è entrata nella lista proibita dal 1 gennaio 2016. Arashov è stato informato della positività il 20 settembre e ha subito chiesto di essere ascoltato dal Tribunale Indipendente. L'udienza si è tenuta lo scorso 10 febbraio ed entrambe le parti hanno presentato prove a sostegno delle proprie tesi. La sentenza, piuttosto dura, è stata depositata lunedì scorso. La squalifica di Arashov è scattata il 30 settembre 2016 (data della sospensione preventiva) e terminerà alla mezzanotte del 29 settembre 2018. Gli hanno tolto i punti e i soldi conquistati all'evento di Gandia….cioè nulla. Già, perché Arashov aveva perso al primo turno delle qualificazioni contro lo spagnolo Ignacio Calvo Milla, tornando a casa con zero punti e zero dollari.

QUELLE FOTO CON NOLE ED ANDY
La notizia della squalifica arriva pochi giorni dopo che lo stesso Arashov aveva pubblicato su Instagram le foto scattate assieme a Novak Djokovic ed Andy Murray, impegnati nella preparazione del torneo di Monte Carlo. Una volta appreso della positività, aveva scritto una lettera all'ITF in cui diceva più o meno così: “Se ci fosse la possibilità di non essere sanzionato, ne sarei lieto, e a partire da oggi starò molto attento nello scegliere i prodotti per qualsiasi trattamento”. Nel frattempo, ha cancellato la sua pagina Instagram, dove erano state pubblicate le foto. Ma non ha fatto in tempo ad evitare che molti siti le salvassero e ripubblicassero altrove. Del Meldonium si è detto e scritto molto: gli è stata fatale la tempistica. Se la Lepchenko è riuscita a dimostrare di aver smesso di prenderlo prima che diventasse proibito, un test effettuato il 9 luglio fa apparire evidente come abbia preso il prodotto, molto diffuso nell'est europeo, ben oltre il 1 gennaio 2016. Essendo giovanissimo, avrà tutto il tempo per ricostruirsi un carriera: quando la sanzione scadrà, avrà appena 18 anni e mezzo (a meno che non faccia ricorso al CAS di Losanna). Anche se, va detto, fino ad oggi i suoi risultati non erano stati granché….