I cattivi risultati sul campo sono costati alcune sponsorizzazioni a Eugenie Bouchard. Inoltre, un paio di accordi non comunicati al manager John Tobias avrebbero causato l'uscita di scena dello stesso. Oggi la canadese si ritrova senza agente, senza un contratto per le racchette e quello per l'abbigliamento ai minimi termini.

“Quello che ho vissuto nelle scorse settimane è simile a un film”. Con queste parole, Eugenie Bouchard aveva descritto quanto le sta accadendo nel 2018, a partire dalla causa contro la USTA per i noti fatti del 2015. Le hanno dato ragione e le sarà corrisposto un notevole indennizzo, la cui entità deve ancora essere stabilita. Tuttavia, è l'unico successo raccolto da “Genie” negli ultimi mesi. Sul campo è uscita dalle top-100 e a Indian Wells ha perso al primo turno per mano di Sachia Vickery. Nonostante il suo nome sia ancora vendibile per tante aziende, è di pochi giorni fa la notizia della separazione con il manager John Tobias. I grandi risultati sul campo le avevano consentito di siglare parecchi accordi, ma col tempo certe partnership si sono esaurite. Da quando la canadese ha raggiunto la finale a Wimbledon nel 2014, è stata rappresentata da quattro agenzie: dopo Lagardere e IMG, era finita sotto l'ala protettrice di TLA, colosso australiano che le aveva messo a disposizione Tobias. Durante il torneo di Indian Wells, ha ammesso che la separazione non è avvenuta di comune accordo. “Attualmente non ho nessuno a rappresentarmi – ha detto la Bouchard – in questo periodo mi stanno succedendo molte cose e non è esattamente la prima cosa che ho in mente. Dopo questo torneo mi organizzerò, passerò del tempo con il mio team e cercherò di capirci qualcosa”. Un articolo uscito sul New York Times, a firma della canadese Stephanie Myles, sostiene che tre dei principali sponsor della Bouchard non hanno rinnovato i loro accordi: Colgate, Aviva e Usana. Prosegue l'accordo con Nike, la cui entità dipende dai risultati e dalla classifica WTA. Secondo i ben informati, il fatto che sia uscita addirittura dalle top-100 WTA (attualmente è n.116) ha azzerato i premi e non ci sarà più spazio per una linea esclusiva per lei. Le forniranno soltanto il materiale.

ACCORDI ALL'INSAPUTA DEL MANAGER
Non va meglio con le racchette: storica testimonial Babolat, l'accordo è scaduto a fine 2017 e non è stato rinnovato. Pur continuando a utilizzare lo stesso telaio, non percepisce più un dollaro. Va detto che nel periodo di preparazione aveva testato una racchetta Head, con cui aveva iniziato il 2018. Ma già a Melbourne è tornata a utilizzare il vecchio telaio. Anche a Indian Wells, sta continuando a testare nuove racchette. A incrinare il rapporto con il suo ormai ex agente sono state alcune azioni delle scorse settimane. Senza avvisarlo, infatti, avrebbe stretto un paio di collaborazioni. La prima è la pubblicità di un e-book sulla criptovaluta. C'è un'immagine di Eugenie che, seduta nei pressi di un campo da basket, consulta dal suo telefonino la home page della compagnia. La seconda è la promozione di compresse energetiche masticabili di Neuenergy. Anche il suo profilo Instagram è stato “spogliato” di quasi tutte le immagini e post promozionali: in questo momento si vedono gli scatti della sua ultima apparizione sulla Swimsuit Edition di Sports Illlustrated, oltre a filmati e immagini dalle sue sessioni di allenamento. Non è un momento felice per la Bouchard: se la sua attività era stata bloccata dal processo contro la USTA, prima di andare a Indian Wells è stata vittima di una piccola infezione che ha richiesto l'estrazione di due denti del giudizio. Nonostante tutto, la sua immagine continua ad essere appetibile, soprattutto per i tornei. Anche Indian Wells l'ha omaggiata di una wild card in assenza di valide ragioni tecniche. Tuttavia, i momenti d'oro sono sempre più lontani: la bella canadese potrà contare solo su se stessa per riconquistare tutto quello che le è scivolato via. A meno che non decide di ripercorrere le orme di Anna Kournikova…