Chi ama Roger Federer non poteva accogliere notizia migliore. Mentre Roger si sta godendo il meritato riposo dopo la vittoria all'Australian Open (nei giorni scorsi era a Praga per promuovere la prima edizione della Laver Cup), dalla Svizzera arriva un'indiscrezione che accenderà l'entusiasmo: secondo Blick, ha siglato un contratto con gli Swiss Indoors fino al 2019. Avrebbe dunque l'intenzione di giocare ancora due stagioni, oltre a quella in corso. E a 38 anni passati sarebbe ancora in pista. “Non vedo l'ora che arrivi l'autunno per competere davanti al pubblico di casa. Giocare a Basilea è uno dei momenti più importanti dell'anno” ha detto Roger, nelle dichiarazioni raccolte da Blick. Non c'è dubbio che ci sia un legame speciale tra Federer e il torneo della sua città natale: intanto per i grandi risultati, con sette vittorie su dodici presenze in finale, e poi perché lo frequenta sin da bambino. Ha anche fatto da raccattapalle e un video mostra la premiazione del 1993, in cui Michael Stich premia un Roger ancora bambino insieme a tutti gli altri ballboys. Dopo ogni vittoria, ha sempre rispettato il rituale della pizza in compagnia dei raccattapalle. Quest'anno, per lui, sarà un ritorno dopo la forzata assenza dell'anno scorso per l'infortunio al ginocchio. Grande soddisfazione per Roger Brennwald, storico direttore del torneo: “Siamo nella condizione privilegiata di poter legare Federer al nostro torneo per altri tre anni”.
AL DI LA' DEGLI INGAGGI
Si tratta di un passaggio importante anche sul piano politico. In passato c'era stato qualche attrito tra Brennwald e l'entourage del giocatore: le parti non si erano accordate sull'entità dell'ingaggio e ci fu una viva polemica. Tony Godsick, storico manager dello svizzero, aveva rifiutato l'offerta di Brennwald e chiese una cifra molto elevata, quantificabile tra il milione e mezzo e i due milioni di dollari. Il torneo ripiegò su Rafa Nadal. A risolvere la questione fu Federer in persona, che giocò ugualmente senza nessun contratto, per il solo piacere di giocare nel torneo di casa. “Tutti sanno quanto significhi per me questo torneo. Sono stato un raccattapalle, ho giocato le qualificazioni, ho affrontato Agassi quando ero un junior. Ho vissuto momenti memorabili” aveva detto in un'intervista con il suo biografo Renè Stauffer. L'amore per questo torneo è stato confermato ancora una volta. C'è poi un altro aspetto, ancora più interessante: detto che le cose possono sempre cambiare, questa notizia certifica l'intenzione di Federer di giocare almeno altri tre anni. E' una sorpresa, poiché si pensava (lo pensavamo anche noi…) che chiudere nel 2018, a vent'anni dalla sua prima apparizione contro Andre Agassi, sarebbe stato un modo emozionante per dire addio al tennis giocato, peraltro inaugurando la nuova St. Jakobshalle. Ma l'amore per il tennis e le sensazioni fisiche sono più importanti di queste cose. E così, Roger Federer pensa di allungare ancora un po' la sua permanenza nel mondo del tennis.