Spesso si parla del grande amore per il tennis della sorella Serena, ragione che la spinge ad andare avanti malgrado abbia stravinto tutto, ma il caso di Venus è ancora più significativo: lei la motivazione non la trova nei grandi successi, ma nella gioia di competere per continuare a sentirsi giovane. “Non sento di avere 36 anni: è un’età piuttosto giovane, ma non nel mondo del tennis. Ma ogni volta che metto piede in campo sento di poter sempre controllare il match. Se avere 36 anni vuol dire questo, darò volentieri il benvenuto ai 37. Per me l’unica cosa importante è provare a vincere, sempre, indipendentemente dal nome dell’avversaria. Continuo a lavorare moltissimo: a volte va bene, altre meno bene, ma sono qui e sento di avere ancora molto da dare”. Ha ragione, in circuito WTA in cui le altre big si passano la palla fra successi e tracolli, la sua continuità, unita all’esperienza e al privilegio di poter affrontare il tennis solamente come un divertimento, potrebbe diventare preziosissima. Anche per il Roland Garros, l’unico Slam dove ha giocato solo una finale, persa nel 2002. “La terra è una superficie particolare, il gioco è un po’ diverso e può capitare di perdere dei punti che paiono già vinti. Ci sono tante variabili. Ma ho parecchia esperienza sul rosso, e credo possa darmi una mano”. Domani Venus si giocherà con Garbine Muguruza l’accesso in una semifinale che al Foro Italico le manca dal 2009. Si sfideranno alle 19.30, orario perfetto per finire in tv a casa di Serena, che in settimana si è lamentata via social della produzione di Tennis Channel, rea di aver mostrato solo incontri maschili. Non sapeva che i diritti dei tornei WTA sono di proprietà dell’altra emittente beIN Sports, ma il fatto che abbia voglia di tennis è un buon segno. “Se mi ha parlato della possibilità di tornare dopo il parto? Sì, ma su questo terrò la bocca chiusa”, ha detto Venus, aggiungendo che non sarà una zia modello. Anzi. “Vizierò il bambino per rendere più difficile la vita di Serena, come lei ha fatto col mio cane: devo vendicarmi. Lascerò dormire il bambino nel mio letto, gli darò le caramelle, gli lascerò fare tutto ciò che vuole. No, dai scherzo, sarebbe divertente ma non è una buona idea. E lei non me lo permetterebbe mai”.
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