La numero uno d’Italia conquista la prima vittoria alle Finals contro la giocatrice kazaka, successo importante che le consente di guardare con fiducia al passaggio alle semifinali

Foto Ray Giubilo

Non poteva pensare a un esordio migliore di questo Jasmine Paolini, che nella prima giornata delle WTA Finals riesce a imporsi su Elena Rybakina e conquista la prima vittoria nel gruppo viola. La numero uno d’Italia si impone con il punteggio di 7-6(5), 6-4 in poco meno di due ore di gioco, una vittoria importante in termini di morale e soprattutto in chiave qualificazione. Il merito principale di Paolini è stato quello di accettare il gioco della kazaka, che alterna momenti in cui sembra ingiocabile ad altri dove fa fatica tanto a rispondere quanto a servire. La vittoria in due set fa così il paio con quella ottenuta da Aryna Sabalenka ai danni di Qinwen Zheng, con le due che come previsto dal regolamento si sfideranno nella seconda giornata della fase a gironi.

I primi game disputati sono piuttosto interlocutori, utili alle due giocatrici più a testare le condizioni del campo piuttosto che a cercare di portarsi avanti nel punteggio. La superficie particolarmente rapida e considerando che si gioca in altura porta la palla a “viaggiare” molto, fattore che Paolini deve tenere bene a mente nel fronteggiare un servizio potente come quello della giocatrice kazaka. E quasi come un paradosso, il primo vero scossone del match arriva nel sesto game quando l’azzurra riesce a strappare il servizio a Rybakina, che proprio sulla palla break commette il primo doppio fallo dell’incontro. Il vantaggio maturato svanisce però velocemente per la numero quattro del seeding, che cede a sua volta il turno di battuta nel game successivo per tornare così ‘on serve’. Il parziale si risolve quindi al tie-break, dove Paolini pur iniziando con un mini-break di svantaggio riesce a portarlo a casa per sette punti a cinque. Chiave per la conquista del parziale il cercare continuamente il dritto di Rybakina che ha portato alla kazaka numerosi errori non forzati, contrariamente al rovescio con il quale riesce a trovare traiettorie spesso insidiose.

Il secondo set inizia ancora con qualche difficoltà al servizio per Paolini, che pronti via riesce a salvare due palle break che potevano essere quanto mai pericolose. Dopo alcuni game piuttosto equilibrati e senza particolari sussulti, è ancora una volta l’azzurra a suonare la carica e strappare nuovamente il servizio a Rybakina nel corso del settimo gioco. La giocatrice kazaka alterna buone giocate a errori piuttosto grossolani, figli probabilmente del lungo periodo di stop e di una riorganizzazione generale in questa fase della carriera. Andata a servire sul 5-4 per chiudere i conti, Paolini gioca l’ennesimo game perfetto al servizio e chiude la pratica Rybakina al primo match point utile.