Terribile sconfitta dal punto di vista psicologico per Errani e Vinci. Tutti gli sforzi profusi in campo e fuori per arrivare a medaglia terminano nel modo peggiore, con un k.o. da 6-4 3-0 avanti nei quarti di finale. Safarova/Strycova rimontano e le spediscono a casa. Difficile vedere altre chance: potrebbe essere stato il loro ultimo match in coppia.

Inutile girarci intorno: è un epilogo che fa parecchio male. Il sogno di Sara Errani e Roberta Vinci di mettersi al collo una medaglia Olimpica è franato ancora a un passo dalla zona podio, con una dolorosa sconfitta per 4-6 6-4 6-4 contro la coppia ceca Safarova/Strycova. Di nuovo stop ai quarti di finale, come già a Londra, anche se stavolta dall’altra parte della rete non c’erano le sorelle Williams, e arrivare al traguardo sarebbe stato ancora più soddisfacente. Avrebbe posto un finale degno al film di una coppia d’oro che si è sciolta un po’ in sordina, senza mai comunicare le reali ragioni dell’addio, arrivato ormai già un anno e mezzo fa. Sembrava impossibile vederle di nuovo insieme, invece sono state aiutate a ricostruire il loro rapporto e (almeno momentaneamente) hanno messo una pietra sopra ai dissidi personali in favore di una missione alla portata. Quell’obiettivo medaglia che è prima tornato possibile ma lontano, visto l’unico match giocato (e perso) in coppia pre-Olimpiadi, poi è diventato fattibile dopo le due vittorie fra primo e secondo turno, quindi sembrava probabile quando si sono involate sul 6-4 3-0 e servizio contro le ceche, che gli avevano fatto il bel favore di far fuori le sorelle Williams al primo turno. Invece – misto permettendo – per la tanto attesa medaglia Olimpica dal tennis se ne riparlerà a Tokio 2020.

La pioggia di mercoledì ha fatto finire il quarto delle azzurre su un campo non coperto dalle telecamere, dunque è impossibile commentare l’incontro, anche se a metà secondo set pareva chiaramente indirizzato. Tuttavia, ci si può soffermare sulle emozioni di Sara e Roberta, che salutano forse con più amarezza rispetto a Londra, quando erano più unite che mai, consapevoli che stavolta la chance di medaglia Olimpica è sfumata per sempre. La Errani fra quattro anni ne avrà 33, e non è scontato che al 2020 ci arrivi da giocatrice, mentre la Vinci parla apertamente di ritiro da un pezzo, tanto che – a meno dell’improbabile decisione di tornare a far coppia nell’ultimissima parte di carriera della tarantina – quello giocato sull’anonimo Campo 8 dell’Olympic Tennis Centre potrebbe essere stato l’ultimo match della coppia azzurra più vincente di sempre. Nel tennis non esiste giusto e sbagliato, contano solo le vittorie e loro si sono fermate prima della zona calda. Ma per una volta, magari con un pizzico di patriottismo, vien da pensare che un epilogo diverso sarebbe stato più corretto. O almeno era meritatissimo, per chiudere un ciclo destinato a diventare irripetibile. Invece alle azzurre tocca rassegnarsi e guardare un’altra volta in televisione le fasi finali del torneo, con la consapevolezza che le medaglie finiranno al collo di tre coppie di livello inferiore a loro. Ed è questo, probabilmente, che le ferisce di più.

TORNEO OLIMPICO RIO DE JANEIRO – Quarti di finale doppio femminile
Safarova/Strycova (CZE) b. Errani/Vinci (ITA) 4-6 6-4 6-4