AUSTRALIAN OPEN – Impressionante prestazione di Julia Goerges. A suon di dritti vincenti, degni del circuito ATP, lascia cinque giochi all’azzurra. Fognini al secondo turno. 
Julia Goerges è ben decisa a dare una svolta alla sua carriera

Di Riccardo Bisti – 13 gennaio 2014

 
Che il match tra Sara Errani e Julia Goerges nascondesse delle insidie, beh, era chiaro. Non tanto per i precedenti (erano 2-1 per l’azzurra) e nemmeno per la classifica, nettamente favorevole a Sarita. Il fatto è che la Goerges ha deciso di dare una svolta alla sua carriera. E si è visto nel terrificante 6-3 6-2 con cui ha eliminato la numero 1 azzurra. Ha tirato fuori una prestazione fantastica. Per vincere questa partita, ci sarebbe voluta una Errani al 110%. Il campo rapido ha dato una mano alla tedesca, le cui catenate hanno forato le difese della Errani con una regolarità impressionante. Fino all’anno scorso, la Goerges era la bambolona del circuito, bellissima e dalle forme generose. Senza grande originalità, l’avevano soprannominata “gorgeous”. Era salita al numero 15 WTA, poi però è successo qualcosa. Lo scorso mese di maggio si è fatta male al polso ed è stata ferma quattro mesi. Allora si è guardata dentro e ha deciso di cambiare immagine. Adesso è più cattiva, aggressiva. E qualche muscolo ha fatto capolino nella sua femminilità. Il segreto? Un fisioterapista full time. Il tipo in questione è australiano, così Julia ha pensato di recarsi down under con grande anticipo. Il 1 dicembre era già in Australia, e ha rifinito la preparazione al caldo di Melbourne. “Anche perché in passato avevo sofferto il jet-lag, così ho risolto il problema alla radice”.
 
Julia ha messo in mostra un dritto impressionante. Quando riesce a impattarlo come si deve (ed è successo spesso), tira quasi sempre un vincente. Il campo l’ha aiutata, ma bucherellare una scheggia come la Errani non è facile. Lei c’è riuscita alla perfezione. Il dritto a uscire è una catenata degna del circuito ATP. Togliendo certezze all’azzurra, spesso l’ha sorpresa anche con il contropiede. E ha tirato alcuni rovesci lungolinea degni di nota. La Goerges è stata sempre avanti: soltanto nel primo set, la Errani è salita da 1-4 a 3-4. In quel momento, la tedesca ha mostrato una notevole presenza agonistica: tirando ancora più forte, è andata in fuga. Ha preso il break anche in avvio di secondo e non ha concesso nulla alla Errani. Le sono bastati 77 minuti per approdare al secondo turno. Il braccio non ha tremato nei momenti importanti: ha continuato a picchiare senza paura. Il fatto è che ha sbagliato pochissimo. Le mazzate di dritto le restavano quasi tutte in campo. Per il livello mostrato, può tranquillamente conquistare un posto nella seconda settimana. Se non avesse servito maluccio nel primo set, il risultato avrebbe potuto essere ancora più netto. E la Errani? Sembra proprio che l’Australia non le porti fortuna. Anche l’anno scorso aveva perso al primo turno, raccogliendo appena due vittorie in tutta la trasferta down under. Quest’anno ne ha raccolte tre, quindi non bisogna disunirsi né disperare. Certo, ripetere il 2013 non sarà facile…
 
In campo maschile, ci siamo assicurati almeno una presenza al secondo turno. E’ una notizia molto importante, poiché sia Andreas Seppi che Filippo Volandri partiranno sfavoriti nei loro primi turni. Fabio Fognini aveva bisogno di un esordio easy, in modo da avere altre 48 ore per acclimatarsi a Melbourne, dove è arrivato soltanto giovedì scorso. Fabio ha controllato senza particolari problemi Alex Bogomolov, russo (ex americano) noto più per essere l’ex marito di Ashley Harkleroad che per i risultati sul campo. Bogomolov si è ritirato sotto di due set, con Fognini già avanti 6-3 6-2. E’ la seconda vittoria di Fognini all’Australian Open: nelle sei precedenti apparizioni era giunto solo una volta al secondo turno (nel 2009). Adesso se la vedrà con l’eterno Jarkko Nieminen, classe 1981, uscito da una battaglia di cinque set contro Dudi Sela. Sicuramente ha speso più di Fognini. E per Fabio può essere un piccolo vantaggio, anche se ha perso l’unico precedente, allo Us Open 2009. La strada verso un possibile ottavo di finale contro Novak Djokovic non sembra così impossibile, anche perché il probabile avversario di terzo turno (Ernests Gulbis) ha faticato per avere la meglio su Juan Monaco.