WTA CHAMPIONSHIPS. L’azzurra batte la Stosur nel giorno dell’anniversario della morte di Federico Luzzi. Oggi si giocherà l’accesso in semifinale contro la Radwanska.
Errani e Stosur posano con il noto rapper Red Foo prima del loro match
(La foto di Luzzi in home page è di Alessandro Nizegorodcew)
Di Riccardo Bisti – 26 ottobre 2012
Che bello. Nel giorno del quarto anniversario della morte di Federico Luzzi, l’Italtennis scrive una pagina tutta nuova grazie a Sara Errani. Continueremo a ricordare con dolore la data del 25 ottobre. Ma siamo sicuri che – da lassù – Federico avrà sorriso nell’apprendere che Sarita è diventata la prima italiana di sempre (uomini compresi) a vincere un match al Masters di fine anno senza essere già stata eliminata. Adriano Panatta e Corrado Barazzutti giocarono un’edizione a testa negli anni 70 e persero tutte le partite, mentre due anni fa Francesca Schiavone battè Elena Dementieva, ma era un match ininfluente (c'è anche un successo di Raffaella Reggi nel 1987, ma giunse per ritiro e – soprattutto – era ancora il Masters a 16 giocatrici). Il 6-3 2-6 6-0 con cui la Errani ha superato Samantha Stosur, invece, spalanca prospettive inedite. Oggi si giocherà l’accesso in semifinale contro Agnieszka Radwanska. Sarà un vero e proprio spareggio. La polacca è favorita, anche in virtù dei precedenti. Ma è meglio giocarsela con lei piuttosto che con Williams, Azarenka o Sharapova. Aga ha vinto cinque incontri su sei: l’unica vittoria della Errani risale alle qualificazioni di Budapest 2006. Per il resto, solo sconfitte in due set. E’ di pochi mesi fa il duro 6-0 6-1 sulla terra blu di Madrid. Ma Parigi era ancora in divenire, e Sara non era ancora consapevole di essere una super-campionessa. Il match contro l’australiana si è sviluppato a fasi alterne. “All’inizio lei ha commesso molti errori – ha detto la Errani – poi nel secondo è cresciuta. Io ho provato a restare concentrata e aggressiva. Credo di averlo fatto bene nel terzo set”. Quando la Errani ha preso il comando delle operazioni, Sammy si è sciolta come neve al sole e ha chiuso con il settimo doppio fallo (e 49esimo errore gratuito).
“Volevo giocare una bella partita, davvero, ma non è andata così – ha detto Miss Muscolo – dopo un bel secondo set, ho avuto una palla break in avvio di terzo ma ho sbagliato una risposta. Da quel momento in poi, è come se tutte le energie fossero scomparse”. Al contrario, Duracell Sarita si è caricata insieme alle incertezze dell’avversaria e ha giocato una partita attenta e lucida sul piano tattico, senza mai farsi prendere dalle vertigini. E’ vero che la Sinan Erdem Arena era semivuota (il pubblico era sazio dopo Williams-Azarenka), ma è pur sempre un ambiente che può incutere timore. “E poi la Stosur è una grande giocatrice – continua la Errani – tuttavia mi sentivo pronta. Ovviamente sono felice di essere ancora nel torneo. Spero di poter giocare bene contro la Radwanska e magari vincere. Non so, vedremo”. Fino al Roland Garros, l’azzurra era 0-28 contro le top 10, poi negli ultimi mesi ha infilato cinque vittorie (due contro la Stosur, due contro la Kerber e una con la Bartoli). Le manca una vittoria contro una top 5. Attualmente il bilancio recita 0-22…e la Radwanska è numero 4. “Aga è molto forte, la conosco e abbiamo giocato diverse volte. Vedremo”. Errani-Radwanska sarà il secondo match di giornata, preceduto dall’ininfluente Sharapova-Stosur e seguito dall’altro spareggio Azarenka-Li. Sarita è una ragazza sensibile, non si è dimenticata di ricordare Piermario Morosini dopo la vittoria a Barcellona. Ci piace pensare (e sperare) che Federico Luzzi le possa dare una mano, da lassù, per centrare una storica semifinale. Crederci è lecito. Doveroso.
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