DAY 12. Ecco le semifinali femminili: Victoria Azarenka è favorita su Maria Sharapova in virtù di precedenti e sensazioni. Per battere Serena Williams, alla Errani serve un vero e proprio miracolo.
Victoria Azarenka non ha mai raggiunto la finale allo Us Open
 
Di Riccardo Bisti – 7 settembre 2012

 
Conteggio set sbagliato, ma pronostici giusti. David Ferrer e Novak Djokovic hanno agguantato la semifinale, sia pure in modi diversi. Lo spagnolo ha rischiato grosso contro Tipsarevic, battuto solo al tie-break del quinto, mentre il serbo ha evitato complicazioni contro Del Potro (anche se l’argentino è stato ad un passo dal vincere almeno un set). A ben vedere, in entrambi i match è stato decisivo il tie-break del secondo set: in Ferrer-Tipsarevic ha dato il via a una maratona che altrimenti non ci sarebbe stata, mentre in Djokovic-Del Potro ha strozzato i propositi di rimonta di “Palito”. Ad ogni modo, il bilancio-torneo parla di 90 pronostici giusti su un totale di 110. Semifinali femminili: la nostra finale è Azarenka-Serena Williams. Nel primo match vediamo favorita la bielorussa, la cui capacità di usare il topspin potrebbe essere decisiva. Sul cemento si è dimostrata superiore, lo farà anche stavolta. Neanche l'affetto che proviamo per Sara Errani può bastare a vederla favorita nell'altra semifinale. Oltre ai vantaggi tecnici, la Williams ha dalla sua la superficie e la perfetta conoscenza dell’Arthur Ashe, campo ancora sconosciuto per la romagnola.
 
AZARENKA-SHARAPOVA
Sembrano due picchiatrici (ed è vero), ma non sono così simili tecnicamente. La Azarenka sa usare meglio il topspin, arma che le torna utile quando è sballottata in un angolo. Inoltre ha l’aggressività giusta per spaventare la Sharapova sulla seconda di servizio. Nella finale australiana, “Vika” vinse 14 punti su 17 seconde palle della russa. Un vantaggio psicologico mica da ridere. La musica non è cambiata a Indian Wells, mentre sulla terra rossa di Stoccarda ha vinto la Sharapova. I precedenti dicono 5-4 per la Azarenka, ma diventano 5-2 se ci limitiamo al cemento, con le due vittorie di “Masha” più datate e difficoltose. Inoltre la Azarenka non soffre la personalità della Sharapova. Anzi, fanno a gara a chi strilla più forte. La Sharapova dovrà tenere un’alta percentuale di prime palle per evitare di essere aggredita, e dovrà cercare di abbreviare gli scambi. L’impressione, tuttavia, è che non abbia un piano B. Entrambe hanno vinto tutte le partite giunte al terzo set nel 2012, ma stavolta non ci arrivano: vince la Azarenka, troppo a suo agio sul cemento (è 31-2 in stagione) e parsa più brillante nei turni precedenti. Al contrario, la Sharapova ha rischiato grosso sia con Petrova che con Bartoli.
Azarenka in due set.
 
SERENA WILLIAMS-ERRANI

Lasciando perdere i precedenti (comunque favorevoli a Serena, con un solo set perso), l’americana è troppo più potente, completa ed esperta. E’ la rappresentazione tennistica di Davide contro Golia, un peso massimo contro un peso piuma. La Williams dovrà essere reattiva con le gambe e cercare di colpire la palla in fase ascendente, soprattutto quando Sara accorcerà (di tanto in tanto le capita, soprattutto col dritto). Serena farà in modo di abbreviare gli scambi e stritolare la Errani, magari già in risposta al servizio. Al contrario, “Sarita” dovrà giocare profondo e cercare di allungare gli scambi il più possibile. Si può fare sulla terra battuta, è più complicato sul cemento, ancora di più sull’Arthur Ashe Stadium dove non ha ancora messo piede per una partita ufficiale. La partita dipende dalla Williams. Se gioca almeno all’80% non ci sono chance, altrimenti chissà. Ogni tanto Serena ha dei black-out, come la sconfitta al Roland Garros contro Virginie Razzano. Ma da allora ha vinto 24 partite su 25. E in semifinale allo Us Open è difficile che possa steccare (a meno che non le chiamino un fallo di piede sul 4-6 4-5…). Nel tennis di oggi, i colpi più importanti sono servizio e risposta, in cui la Williams è devastante: in questo Us Open ha tirato 41 ace e ha vinto l’81% di punti con la prima palla. Senza contare che tra terzo turno e quarti di finale ha vinto 23 giochi di fila. Il miracolo si può sognare: razionalmente, l’azzurra non farà più di sei game.
Williams in due set.

PRONOSTICI TOTALI: 110
PRONOSTICI GIUSTI: 90
PRONOSTICI SBAGLIATI: 20
PRONOSTICI CON L'ESATTO NUMERO DI SET: 54