Il pubblico di Forlì ha capito il dramma tecnico e sportivo di Sara Errani. Per questo, ha accompagnato la sua uscita dal campo con un caloroso applauso. Il problema è che, trattandosi di Fed Cup, il dramma si estende alla nazionale. Con il terrificante 6-2 6-0 incassato da Sara contro Daniela Hantuchova, l'Italia si trova a un passo dalla sconfitta e dall'impossibilità di tornare a lottare per il World Group I, almeno nel 2017. Il risultato, ovviamente, è falsato dalle cattive condizioni fisiche della Errani, che pure ieri aveva trasmesso discrete sensazioni. Niente da fare: un medical time-out sull'1-4 del primo set, e un altro a fine parziale, non sono bastati a sistemare un dolore muscolare (adduttore) che nel secondo set le ha impedito di giocare. Contro una buona Daniela Hantuchova, scesa in campo per sostituire Anna Karolina Schmiedlova, il match si era messo subito male. Break al primo game, ma si sa che il servizio non è il colpo migliore della Errani. Quando acciuffava l'1-1 si tornava a sperare, ma bastava osservare con attenzione gli scambi per capire cosa sarebbe successo: l'azzurra tentava di accorciare, non si esaltava in fase difensiva, provava ad essere aggressiva anche oltre le sue caratteristiche. Segno che non aveva benzina, o forse sapeva che il suo corpo stava per abbandonarla. C'è un dato che fa male: Sara non ha mai tenuto il servizio. E' difficile commentare un match in cui una delle due ha giocato ben al di sotto del 50%.
UMILIAZIONE ECCESSIVA
C'è stata partita solo nei primi game. Forse Sara avrebbe potuto azzannare il 2-2, ma ha commesso una grave ingenuità su un dritto sopra la rete, concedendosi al passante della Hantuchova. Non è un caso che il dolore sia arrivato, a detta di Sara, proprio al terzo game. Una cosa improvvisa, forse non inattesa, ma comparsa a match in corso. Da parte sua, la slovacca ha giocato con grande attenzione, sparando un vincente dopo l'altro. Ma se quelli della Sramkova erano frutto di una potenza devastante, la ex n.5 WTA è stata aiutata dalle difficoltà atletiche della Errani. Sara trovava il break del 4-2 dopo aver chiesto il trattamento medico, ma era un fuoco di paglia. Chiudeva il set con due errori gratuiti, usciva nuovamente dal campo e poi si consegnava a un secondo set umiliante per le sue caratteristiche. Non si muoveva, era sull'orlo delle lacrime. La gamba non rispondeva, e la Hantuchova – giocatrice d'esperienza – ha picchiato sulla ferita, con crudeli palle corte e risposte angolate che hanno fatto sanguinare il punteggio fino al 6-2 6-0 finale, maturato in appena 77 minuti. Adesso la situazione è disperata: se anche la Schiavone dovesse battere Rebecca Sramkova, pare certo che la Errani non si rimetterà per l'eventuale doppio decisivo. Non dovesse farcela, la Garbin sarebbe costretta a mettere in campo un'esordiente assoluta. Il weekend non è ancora finito, ma per adesso stanno emergendo – impietose – le difficoltà del nostro movimento rosa: tra sfortuna, assenza e giovani un po' in difficoltà, la panchina sembra fatalmente corta. Ci sarà tempo per parlarne: adesso bisogna sperare in un mezzo miracolo, affidandoci alla Schiavone.
FED CUP 2017 – WORLD GROUP II
ITALIA – SLOVACCHIA 1-2
Francesca Schiavone (ITA) b. Anna Karolina Schmiedlova (SVK) 6-3 6-1
Rebecca Sramkova (SVK) b. Sara Errani (ITA) 2-6 6-3 6-4
Daniela Hantuchova (SVK) b. Sara Errani (ITA) 6-2 6-0