Una (sospetta) microfrattura costringe la Errani al ritiro contro Camila Giorgi. Se l’infortunio le facesse saltare il Masters, sarebbe una vera disdetta. KO anche Vinci e Schiavone
Sara Errani è già qualificata per il Masters WTA di doppio insieme a Roberta Vinci
Di Riccardo Bisti – 30 settembre 2012
Alla 136esima partita stagionale, il corpo di Sara Errani ha chiesto il conto. La rabbia è perché lo stop è arrivato sul più bello, La preoccupazione perché l’infortunio alla scoscia sinistra patito contro Camila Giorgi a Pechino (4.828.050$, cemento) potrebbe mettere a repentaglio la partecipazione al Masters di Istanbul, faticosamente conquistata con una stagione straordinaria, la migliore di sempre per una tennista italiana. Le ragioni della preoccupazione le spiega direttamente Pablo Lozano. “Sara aveva già un problema al quadricipite sinistro, se lo portava dietro da Tokyo. Si è allenata con calma per due giorni, ma oggi stava bene. A un certo punto ha sentito una fitta molto forte, mi ha detto di essersi rotta. Ha provato a continuare, ma si è resta conto che è grave. Temiamo che sia un’elongazione con microrottura”. Naturalmente sono cose che si dicono a caldo. L’entità dell’infortunio andrà verificata con esami attenti e approfonditi. Ma il rischio che ci sia qualche settimana di stop è concreto. Sarebbe una disdetta, una sfortuna atroce. Il Masters sarà (non vogliamo ancora usare il condizionale) il premio per tanti sforzi, che poi saranno coronati il 1 dicembre al Forum di Assago quando lei, Roberta Vinci e le superstar Sharapova e Ivanovic si prenderanno l’abbraccio dei milanesi. Un eventuale forfait a Istanbul avrebbe effetti anche su Roberta Vinci, poiché con la tarantina forma la coppia numero 1 al mondo e a Istanbul partiranno con i favori del pronostico.
A Pechino, per difendere il settimo posto nella “Race”, Sarita se la vedeva con Camila Giorgi, unica vera promessa del tennis azzurro e già tra le top 100. Dopo l’exploit a Wimbledon, la Giorgi aveva avuto un momento di difficoltà. Adesso si è ripresa, qualificandosi sia a Tokyo che Pechino. La partita è stata equilibrata fino al momento del ritiro: la Errani ha alzato bandiera bianca sul 4-5 Va detto che – anche dopo la fitta – il match era rimasto in equilibrio. Lo svolgimento della partita, dunque, non farebbe pensare a un problema così grave. Ma probabilmente nemmeno lei sa di cosa di tratta. Entro martedì dovrebbe fare un’ecografia per capire il problema. Errani-Vinci sono iscritte anche al tabellone di doppio. Hanno avuto un bye al primo turno e dovrebbero affrontare la coppia russo-polacca Dushevina-Rosolska. E' molto probabile un forfait, anche per evitare rischi. La Errani ha un fisico straordinario, ma 135 partite in un anno, con i ritmi di oggi e il suo stile di gioco, sono tantissime. Poteva amministrarsi meglio? Crediamo di no. A inizio anno, nessuno pensava che sarebbe stata cosi competitiva sia in singolare che in doppio. La programmazione dei primi mesi teneva conto di una realtà diversa, che l’ha portata a giocare alcuni tornei che – da top 10 – probabilmente avrebbe saltato. Ma come si può criticarla se va a giocare (e vincere) Palermo, l’unico WTA in Italia oltre agli Internazionali di Roma? Insieme alla Vinci ha vinto otto tornei di doppio, eppure non ha mai influito sul suo rendimento in singolare. E comunque nessuno si aspettava tutte queste vittorie. Parlare col senno di poi è facile, ma difficilmente avrebbe potuto giocare di meno. Adesso non le resta che incrociare le dita.
Il Premier Mandatory di Pechino non sta offrendo gioie alle tenniste italiane. Camila Giorgi a parte – al prossimo turno se la vedrà con Romina Opriandi – è giunta l’inattesa sconfitta di Roberta Vinci, battuta 6-7 7-6 6-2 dalla qualificata Lourdes Dominguez Lino. Nel tie-break del primo set rimontava da 1-4, ma nel secondo succedeva lo stesso…al contrario (avanti 3-1, lo ha perso 7-4). A quel punto Roberta spariva dal campo e lasciava spazio alla spagnola. Niente da fare anche per Francesca Schiavone. Opposta a Na Li nella rivincita della finale del Roland Garros 2011, non è riuscita a contenere le motivazioni della cinese, vincitrice con un secco 6-2 6-3 e galvanizzata dal proprio pubblico, nonchè carica perché Pechino potrebbe darle una grossa mano per qualificarsi al Masters. Lo stesso Masters che la Errani si è conquistata a suon di vittorie e a cui non vorrebbe rinunciare per nulla al mondo.
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