di Fabio Bagatella – foto Getty Images
A Dubai c'è un'italiana in finale. Non è però Roberta Vinci, favorita della viglia per il sontuoso tennis mostrato nei match contro Kuznetsova, Kerber e Stosur. La pugliese non offre una prestazione paragonabile a quella match precedenti, anche per merito della tradizionale solidità di Sara Errani.
Avvio di gara molto teso e caratterizzato più dagli errori che dai vincenti: le due giocatrici, che non possono che conoscersi in maniera perfetta, sembrano soprattutto attente a limitare il potenziale dell'avversaria. Dopo tre break consecutivi, Sara salva la palla del possibile 2-2 ed allunga 3-1. La fallosità di Vinci si vede tutta nel settimo gioco, in cui tre gratuiti dal 30-15, consegnano di fatto il set all'avversaria. Sara chiude 6-3 al terzo set-ball al termine di un parziale molto tattico, che premia chi ha sbagliato di meno.
Il secondo set si apre sulla falsa riga della frazione iniziale. Roberta inizia ad innervosirsi: Sara colpisce qualche riga di troppo, azzecca una risposta fortunosa e sfrutta abilmente lo slice di rovescio, marchio di fabbrica della pugliese. Sotto 3-6 1-4, dopo aver fallito due break-ball per il 2-3, Vinci si scuote: l'aggressività col dritto e con le discese a rete le permettono di rientrare in partita. Per Roberta è purtroppo un fuoco di paglia, perchè Sara chiude i conti con un parziale di 8 punti a 1.
Lo score conclusivo sentenzia 6-3 6-3 per Sara Errani in 1h e 23'. Roberta ha “sentito” molto di più la partita, non ha avuto un buon rendimento dal servizio ed a tratti è sembrata quasi sfiduciata. Sara ha giocato con la consueta pugnacità e tignosità, ma anche con la serenità necessaria per affrontare chi non è solo un'avversaria, ma soprattutto una compagna di vittorie e un'amica al di fuori del campo.
Per Vinci occasione mancata: perchè le rimarchevoli performance dei giorni scorsi lasciavano presagire una semifinale più combattuta.
In finale Sara troverà Petra Kvitova, che ha battuto nella seconda semifinale Caroline Wozniacki per 6-3 6-4. Altra grande prestazione della ceca, che ha sorvolato un tabellone molto difficile (Hantuchova, Ivanovic, Radwanska e appunto Wozniacki) senza perdere neanche un set.
Petra sembra aver rimesso insieme il suo gioco e, anche grazie ad una migliorata condizione fisica, sta tornando agli alti livelli a cui ci aveva abituato nel 2011. Nel match di oggi la Kvitova ha dominato, soprattutto col servizio, lasciando poche chance ad una Wozniacki che può avere poco da recriminare.
Troppo brava oggi l'ex campionessa di Wimbledon, perfetta nel primo set, leggermente fallosa più fallosa nel secondo, quando si è fatta recuperare un break di vantaggio, per poi andare a vincere al nono gioco.
Nella finale di domani, la Kvitova parte favorita, forte dei precedenti (3-0 per la ceca, tutti risalenti all'anno scorso) e di un gioco potente a cui Sara può opporre poche armi. La speranza della romagnola sarà quella di cercare di fare il solito muro, per approfittare degli errori dell'avversaria.
Non sarà facile, ma per Sara nulla sembra impossibile. Domani la finale alle ore 16 in diretta su SuperTennis. (d.r.)