Quinta vittoria in 8 finali in carriera per Sarita. L’azzurra schianta Vesnina e lancia la sfida alle grandi della terra … TABELLONE

di Francesco Camanzi – foto getty images

 

WTA Budapest International, terra, $220.000

La fotocopia di Barcellona. Sara Errani trionfa sulla terra rossa magiara e succede a Roberta Vinci, proprio com'era accaduto per il torneo catalano. L'azzurra ha rimontato e vinto un match cominciato sotto pessimi auspici, ma raddrizzato in breve dalla tenacia di una giocatrice capace di inanellare 15 vittorie consecutive in questo stralcio di stagione. Numeri incredibili, numeri da Top 10.

Inizio shock per Sarita, impotente di fronte al ritmo imposto dalla russa al match. Dopo meno di venti minuti la nostra portacolori è già sotto di 2 break, 4-1. Nel sesto game Sara rientra in partita e recupera un break alla sua maniera, lavorando ai fianchi l'avversaria. Il punto che tiene in vita la nostra è un ricamo da fondo campo, segue un agile turno di battuta e in men che non si dica il parziale si porta sul 4-3.

La sensazione è che il talento tascabile di Bologna abbia i colpi per imporsi sulla Vesnina. Certo, la risposta al servizio non penetra come a Barcellona e le ribattute da fondo non hanno la rotazione dei giorni migliori ma il merito è anche di un'avversaria in stato di grazia (un dato su tutti: Vesnina batte la prima seconda dopo 5 game!)

La russa allunga sul 5-3 e si guadagna due set point nel nono game. Ma il braccio comincia a tremare. Sara annulla entrambe le palle set, tiene il servizio e completa la rimonta nel game successivo, 5-5.

Nel più classico dei capovolgimenti di fronte la russa cede sul piano mentale e i suoi colpi si fanno più imprecisi; Sara, invece, carbura a pieno e chiude sul 7-5, esaltandosi in difesa nel set point decisivo.

 

Il secondo set conferma l'inversione di tendenza e si trasforma ben presto in una formalità. Sara mette in campo tutto il suo repertorio e vola sul 3-0, poi una Vesnina annichilita ma non vinta interrompe il digiuno di game e accorcia le distanze sul 3-2, proponendo soluzioni offensive indigeste alla nostra. Le due giocano al gatto e al topo fino al 5-4: pochi errori, grande tensione e Sara a segno nel primo match point. La russa crolla e commette un doppio fallo fatale, Sara può finalmente alzare le braccia al cielo.  

 

Sarita trionfa, dunque, nel Gran Prix di Budapest. E' la quinta vittoria in otto finali del circuito. Dopo i successi di Palermo e Portorose del 2008 (Tier) e i sorprendenti allori di quest'anno ad Acapulco e Barcellona (International) arriva il terzo trionfo sulla terra rossa, la sua superficie. Al di là dei numeri, a impressionare è la facilità di tennis dell'azzurra che pare sempre in controllo del match e sicura di sè.

Domani parte Madrid, poi gli Internazionali e il Roland Garros. Sognare non costa nulla…

 

FINALE

S Errani b. E Vesnina 75 64


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