di Fabio Bagatella – foto Getty Images
La lunga domenica italiana di Rio de Janeiro ha avuto il suo prologo con il successo di Sara Errani. La romagnola, leader del seeding brasiliano, ha rispettato i favori del pronostico aggiudicandosi il Wta International carioca. In finale, l'azzurra si è imposta 7-6(2) 6-1 sulla 20enne slovacca Anna Karolina Schmiedlova.
Non è stato tuttavia cosa semplice per Sara Errani alzare il trofeo di Rio. Specie nei quarti di finale dove la 18enne wildcard locale Beatriz Haddad Maia (Wta 234)ha sfiorato il colpo grosso. Sara è stata davvero sull'orlo del baratro, dovendo annullare tre match-points prima del ritiro della sua avversaria nella terza frazione.
Tanta sofferenza, ma solo per un set, anche nella semifinale con Joahnna Larsson (5) e nella finale con Anna Schmiedlova (tds 6). Conquistato il primo parziale sul filo di lana, Errani ha poi domato con più agio la svedese e la slovacca.
La vittoria di Rio rappresenta per Errani l'ottavo trionfo Wta (in 17 finali), due anni dopo quello di Acapulco (2013). In mezzo le due finali della scorsa stagione: Parigi (indoor) e Roma. Sara toglie a così a Flavia Pennetta la leadership azzurra e si riavvicina alle top 10. La romagnola scala quattro gradini: dal numero 16 al 12. Il decimo posto di Andrea Petkovic resta però distante di circa 500 punti.
La finale brasiliana costituisce invece il primo importante risultato di Schmiedlova. La 20enne di Kosice, che non aveva mai raggiunto i quarti di finale in un evento del circuito maggiore, è stata finalista al Roland Garros Juniores (2012). La slovacca, ex top ten Under 18, è ormai ad un passo dalle top 50.
In Brasile era presente anche Roberta Vinci (tds 3), eliminata al secondo turno dalla 23enne paraguayana Veronica Cepede Roig (Wta 168).
