La Errani approfitta del ritiro della Suarez Navarro e raggiunge la semifinale a Stoccarda. E’ il secondo successo stagionale contro una top-20. Adesso sfida la Sharapova.
Di Riccardo Bisti – 25 aprile 2014
Imitando Jimmy Connors, Carla Suarez Navarro ha alzato bandiera bianca dopo aver vinto un bel punto. Sotto 3-0 nel terzo set, fronteggiava una palla break che avrebbe portato Sara Errani sul 4-0. L’ha cancellata con una bella volèe smorzata, poi ha deciso di ritirarsi. Problemi al polso destro, che peraltro si era fatta trattare dopo aver vinto un rocambolesco secondo set. La spagnola imprime rotazioni esasperate alla palla senza l’ausilio della mano sinistra (gioca il rovescio a una mano), quindi è normale che il polso sia particolarmente sollecitato. E’ un peccato che la Errani non abbia potuto stringerle la mano da vincitrice, ma ormai era ad un passo dal successo e sembra in un incoraggiante crescendo di condizione. Nonostante le condizioni indoor, è stata una tipica partita da terra battuta, fatta di lunghi scambi e tattica esasperata. Normale che il servizio non avesse incidenza. I primi quattro game sono stati altrettanti break, poi la Errani ha effettuato il primo “strappo” tenendo la battuta sul 2-2. Adottando una tattica aggressiva, basata su un solido palleggio con il rovescio e qualche trama più ardita con il dritto, l’azzurra ha strappato un’altra volta il servizio alla Suarez (peraltro a zero) e ha chiuso piuttosto rapidamente il primo set. Quando una brutta volèe in corridoio le ha regalato il break in avvio di secondo set, il match sembrava chiaramente in discesa. Invece la spagnola continuava a macinare le sue geometrie, cercando con insistenza il rovescio della Errani nel tentativo di aprirsi il campo. In realtà, pur con caratteristiche tecniche diverse, le due adottavano grossomodo la stessa tattica.
SOLIDITA' MENTALE
Il match restava in equilibrio fino al 3-3, poi Sarita infilava un altro break (implacabile sulle palle break: 5 su 5). Il rovescio steccato dalla spagnola sembrava la fotografia definitiva del match. E invece si riapriva tutto nel game successivo: la Errani non sfruttava un vantaggio di 30-0 e una palla del 5-3, facendosi riacchiappare. La situazione diventava di allarme rosso sul 4-5, quando la Suarez si procurava addirittura un setpoint. Sarita lo annullava con una meravigliosa palla corta al termine di uno scambio durissimo, giocato quasi soltanto in difesa. Le due si trascinavano al tie-break, spesso condotto dall’italiana: 5-3, poi 6-5 e matchpoint. Un errore di pochi centimetri dava il via a una mini-serie di tre punti che spingeva la Suarez Navarro al terzo set. Chi si aspettava la prosecuzione di una battaglia, tuttavia, è rimasto deluso. La Errani ha fronteggiato alla grande il contraccolpo psicologico, è salita rapidamente 3-0 e ha approfittato del ritiro di Carla. Adesso ci sarà una semifinale che profuma di grande evento: ad attenderla c’è Maria Sharapova, sua avversaria nella finale del Roland Garros 2012. Un match di prestigio e di grande difficoltà, visto che la russa ha vinto le ultime due edizioni del Porsche Grand Prix.
NUMERI DA MIGLIORARE
Più in generale, la Errani ha bisogno di un exploit di alto livello. Se è vero che è 11esima nel ranking WTA e 13esima nella corsa al Masters di Singapore, il suo rendimento contro le più forti è così così. Nel 2014 vanta un bilancio di 4 vittorie e 6 sconfitte contro le top-30, così suddiviso: 0-1 contro le top-10, 2-1 contro le top-20 e 2-4 contro le top-30. Per chi è reduce da due partecipazioni consecutive ai WTA Championships, è un po’ poco. In particolare, il rendimento di Sarita contro le prime 10 non è all’altezza. Due anni fa, battendo la Kerber nei quarti del Roland Garros, ha colto la sua prima vittoria contro una giocatrice così forte. Ne sono seguite altre sei, ma l’ultima risale al Masters 2013 contro Jelena Jankovic. Tuttavia, era un match giocato a cuor leggero, essendo l’ultimo di un round robin in cui era già eliminata. Per scovare l’ultima grande vittoria della Errani dobbiamo andare allo scorso Roland Garros, quando battè Agnieszka Radwanska nei quarti. Quest’anno, al di là di risultati discreti (una finale, una semifinale e tre quarti, tutti a livello Premier), la portata delle avversarie battute dalla Errani non è straordinaria. I successi più importanti, in termini di classifica, sono arrivati contro Vinci, Suarez Navarro, Kanepi e Cornet. Tuttavia, è incoraggiante che due di questi quattro siano arrivati proprio a Stoccarda. Adesso c’è il test-Sharapova. Durissimo, ma molto indicativo per capire l’attuale livello di Sarita. Perchè chiudere l'anno in 15esima posizione, per quanto sia un buon risultato, non può essere un obiettivo.
ERRANI CONTRO TUTTI
Contro le top-10
2012: 5 vittorie e 9 sconfitte
2013: 2-12
2014: 0-1
Contro le top-20 (DA 11 A 20 WTA)
2012: 5-3
2013: 9-3
2014: 2-1 (vittorie su Vinci e Suarez Navarro)
Contro le top-30 (da 21 a 30 WTA)
2012: 4-0
2013: 8-4
2014: 2-4 (vittorie su Cornet e Kanepi)
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