Roberta Vinci batte l’insidiosa Paszek, 6-4 6-2. Sara Errani delude e subisce la rimonta della Gasparyan, 1-6 7-5 6-1. Camila Giorgi tiene testa a Serena Williams ma viene superata di misura, 6-4 7-5…Da Melbourne, ALESSANDRO TERZIANI

Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images

 

Brutta sconfitta di Sara Errani (n.19 WTA) contro la russa Margarita Gasparyan (n.58) che ancora non aveva mai vinto un match in una prova dello Slam. Il veloce primo set faceva pensare a una partita senza molta storia a favore dell’azzurra che approfittava dei numerosi errori della ventunenne russa. La Gasparyan, una delle poche top 100 con il rovescio a una mano, forzava tutti i colpi senza inquadrare quasi mai il campo. Nel secondo set la russa ha affrontato gli scambi con più pazienza in attesa del momento giusto per tentare il vincente. Il set, molto equilibrato, si è deciso sul 5-5 con la Gasparyan che ha fatto l’allungo decisivo. L’azzurra, che aveva speso molte più energie fisiche e mentali dell’avversaria, subisce la partenza sprint della russa in avvio del set decisivo e non ha più la forza di reagire con la Gasparyan ormai in cattedra. La Errani si è presentata dopo quasi due ore in conferenza stampa molto delusa dalla prestazione e manifestando una profonda insoddisfazione per la sua attuale fase della carriera, quasi il tennis sia diventato per lei più un peso che un divertimento, come in fondo dovrebbe essere vissuto nonostante rappresenti la tua professione.

Gasparyan b. Errani 1-6 7-5 6-1

 

C’era molta curiosità per il ritorno in campo di Serena Williams a quattro mesi dalla scioccante sconfitta a opera della Vinci agli Us Open. Un turno insidioso contro la nostra Camila Giorgi (n.36), prima giocatrice esclusa dalle teste di serie. Come sempre molto appariscente la statunitense, con un due pezzi giallo che faceva risaltare il piercing nell’ombelico. Prima volta nella Rod Laver Arena per la Giorgi che andava subito sotto 1-4 pagando forse lo scotto dell’esordio nel prestigioso palcoscenico. Da quel punto in poi si assisteva però a un match estremamente equilibrato con l’azzurra che recuperava un break (sarà l’unico) e cedeva di misura il primo set. Serena è apparsa molto nervosa avendo di fronte una delle rare giocatrice in grado di controbattere i suoi colpi potenti grazie a un innato senso dell’anticipo. Scambi brevi e violenti che non ci consentono di giudicare lo stato fisico della Williams. Nel secondo set Serena ha dominato i propri turni di battuta rompendo l’equilibrio grazie al decisivo break sul 5-5. In una partita sostanzialmente in equilibrio la differenza l’ha fatta l’esperienza della statunitense che ha meglio giocato nei momenti topici del match. La Giorgi esce tutt’altro che ridimensionata dalla sfida con la numero uno, anche se non ha mai dato davvero l’impressione di potercela fare.

S. Williams b. Giorgi 6-4 7-5

 

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L’unica azzurra in tabellone a superare il turno è stata Roberta Vinci che, nella fornace del periferico court 13 ha superato la venticinquenne austriaca Tamira Paszek (n.126) proveniente dalle qualificazioni. Un ostacolo molto insidioso, a dispetto della classifica, contro una giocatrice ex top 30 che nel 2011 e nel 2012 aveva raggiunto i quarti a Wimbledon e con la quale la Vinci aveva perso i due precedenti. Brava l’azzurra a stringere i denti nel primo set contro un’avversaria coriacea che le concedeva davvero poco. Decisivo il break della Vinci sul 4-4. Con quel caldo era facile prevedere che chi avrebbe vinto il primo set si sarebbe aggiudicato anche l’incontro, infatti il secondo set è scorso via veloce a favore dell’azzurra. La Vinci è parsa molto determinata e concentrata, ancora sulla scia dell’entusiasmo dell’incredibile finale raggiunta agli Us Open. Una giocatrice che ancora può regalarsi grandi soddisfazioni nell’ultima stagione annunciata della sua carriera.

Vinci b. Paszek 6-4 6-2