E' Sara Errani la prima italiana a parlare nella conferenza stampa riservata al team azzurro. Ancora una volta, “Sarita” sarà la nostra singolarista numero 1. A Genova si gioca in una situazione quasi inedita per il circuito mondiale: terra battuta al coperto. “Le condizioni sono leggermente più veloci rispetto alla terra battuta tradizionale – dice Sarita – per certi versi può essere più semplice perchè non c'è vento e non c'è sole. Tuttavia è sempre terra battuta, quindi per me va bene”. Sara giocherà il primo match contro Caroline Garcia, con cui ha perso entrambi i precedenti (Madrid e Wimbledon 2014). “Prima di tutto non mi reputo favorita, non mi sono mai interessati i discorsi su chi sia favorito o meno. Ciò che conta è il campo, la partita. Diciamo che in questo caso può essere un piccolo vantaggio il tifo del pubblico. Le condizioni sono diverse rispetto ai precedenti con la Garcia. E' una buona giocatrice, serve bene e spinge molto. Io dovrò variare il gioco il più possibile, variare, individuare i suoi punti deboli e cercare di darle fastidio”. Nel secondo singolare, Camila Giorgi se la vedrà con Alize Cornet. “E' una giocatrice normale, ma ciò che conta è il mio rendimento, come gioco io – dice Camila – in Australia ho giocato qualche bella partita, ho buone sensazioni e spero di crescere e giocare sempre meglio”.Esclusa dai singolari, almeno nella prima giornata, Roberta Vinci si augura che non ci sia bisogno di giocare il doppio. “Durante gli allenamenti non ho certo l'obiettivo di superare le mie compagne: sono a disposizione del capitano e pronta a rispettare le sue scelte. Corrado ha fatto la sua scelta ed è giusto così”. Stesso parere per Karin Knapp, che peraltro ha già giocato un paio di mesi fa al 105 Stadium, vincendo lo scudetto di Serie A1 proprio con il TC Genova. Ma allora si giocava sul sintetico indoor. Corrado Barazzutti ha confermato che non è stato semplice fare una scelta: “In realtà io ho sempre dubbi, rifletto molto quando si tratta di decidere la formazione. Direi che non è stato più difficile delle altre volte. Le ragazze hanno saputo della mia decisione tra mercoledì e giovedì”. A chiudere, una chiosa sul doping, argomento molto dibattuto nel periodo. “Legalizzarlo? No, è fuori discussione – dice la Errani – per me, l'unica soluzione per debellare il problema è squalificare a vita chi viene trovato positivo”. (Ri. Bi.)E' Sara Errani la prima italiana a parlare nella conferenza stampa riservata al team azzurro. Ancora una volta, “Sarita” sarà la nostra singolarista numero 1. A Genova si gioca in una situazione quasi inedita per il circuito mondiale: terra battuta al coperto. “Le condizioni sono leggermente più veloci rispetto alla terra battuta tradizionale – dice Sarita – per certi versi può essere più semplice perchè non c'è vento e non c'è sole. Tuttavia è sempre terra battuta, quindi per me va bene”. Sara giocherà il primo match contro Caroline Garcia, con cui ha perso entrambi i precedenti (Madrid e Wimbledon 2014). “Prima di tutto non mi reputo favorita, non mi sono mai interessati i discorsi su chi sia favorito o meno. Ciò che conta è il campo, la partita. Diciamo che in questo caso può essere un piccolo vantaggio il tifo del pubblico. Le condizioni sono diverse rispetto ai precedenti con la Garcia. E' una buona giocatrice, serve bene e spinge molto. Io dovrò variare il gioco il più possibile, variare, individuare i suoi punti deboli e cercare di darle fastidio”. Nel secondo singolare, Camila Giorgi se la vedrà con Alize Cornet. “E' una giocatrice normale, ma ciò che conta è il mio rendimento, come gioco io – dice Camila – in Australia ho giocato qualche bella partita, ho buone sensazioni e spero di crescere e giocare sempre meglio”.
Esclusa dai singolari, almeno nella prima giornata, Roberta Vinci si augura che non ci sia bisogno di giocare il doppio. “Durante gli allenamenti non ho certo l'obiettivo di superare le mie compagne: sono a disposizione del capitano e pronta a rispettare le sue scelte. Corrado ha fatto la sua scelta ed è giusto così”. Stesso parere per Karin Knapp, che peraltro ha già giocato un paio di mesi fa al 105 Stadium, vincendo lo scudetto di Serie A1 proprio con il TC Genova. Ma allora si giocava sul sintetico indoor. Corrado Barazzutti ha confermato che non è stato semplice fare una scelta: “In realtà io ho sempre dubbi, rifletto molto quando si tratta di decidere la formazione. Direi che non è stato più difficile delle altre volte. Le ragazze hanno saputo della mia decisione tra mercoledì e giovedì”. A chiudere, una chiosa sul doping, argomento molto dibattuto nel periodo. “Legalizzarlo? No, è fuori discussione – dice la Errani – per me, l'unica soluzione per debellare il problema è squalificare a vita chi viene trovato positivo”. (Ri. Bi.)
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